Racca (presidente Federfarma Lombardia): «In crescita e-commerce per integratori e farmaci da banco tra i giovani, ma il ruolo della farmacia dei servizi resta fondamentale. Per il futuro, screening di prevenzione»
Cresce il mercato dei farmaci on line nei primi 7 mesi del 2020. A confermarlo i dati di IQVIA, società che monitora l’andamento del mercato on line del settore, che ha evidenziato un importante +98% nello scontrino medio degli acquisti on line rispetto allo scorso anno. Complice il Covid, gli italiani sembrano aver cambiato abitudini. Eppure, nonostante la crescita vertiginosa delle vendite di farmaci da banco ed integratori in rete, la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca non teme per il futuro e ricorda alcune regole essenziali a tutela dei cittadini e della categoria.
«Nonostante la crescita dell’e-commerce, la vendita resta vietata per i farmaci con ricetta – spiega –. È importante aggiungere che anche per integratori e farmaci da banco la farmacia on line deve essere riconoscibile come tale dal bollino, croce bianca in campo verde, che è il riconoscimento dato dal Ministero della Salute. Premesso ciò, è evidente che a causa del lockdown ci sia stato un aumento di richieste on line, ma dall’esperienza degli ultimi due mesi devo dire che sta tornando la voglia di avere un contatto e un consulto. Questo dialogo si ha solo con il farmacista, che è ancora il primo professionista che si trova: perché la farmacia è sempre aperta e non bisogna aspettare o prendere un appuntamento. Quindi finita la paura dell’uscire di casa, il ruolo del farmacista è tornato centrale».
Tra i prodotti più richiesti, integratori e cosmetici da promuovere sui social. In particolare, come rilevato dall’indagine Worldz, (start-up in grado di calcolare sconti personalizzati sugli acquisti in base al valore della popolarità su Facebook e Instagram) la nuova tendenza è il social commerce, ovvero la capacità di far crescere un brand condividendo storie e post con amici e follower.
Dopo il dottor Google, si afferma dunque il farmacista social; ma il dialogo e il rapporto diretto restano una priorità, come testimonia la farmacia dei servizi che nel festeggiare il decimo compleanno guarda ad una nuova collocazione più vicina al territorio con screening di prevenzione anche post Covid.
«La nostra mission è vendere farmaci, ma anche permettere alle persone di vivere meglio. Ed ecco che il ruolo di primo consulente sul territorio ha permesso negli anni al farmacista di rispondere ai bisogni dei cittadini. Abbiamo salvato vite con un elettrocardiogramma di emergenza, o ancora facendo diminuire la glicemia e il colesterolo. Abbiamo aiutato tante persone facendo prenotazioni o stampando ricette – racconta la Presidente di Federfarma Lombardia -. Ecco, penso che la farmacia sia questo e anche molto di più in termini di prevenzione. Non solo: a seguito dell’epidemia, penso che la farmacia possa essere molto utile anche a livello regionale per gli screening contro il Covid facendo, ad esempio, test sierologici».
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