Lo studio, pubblicato su Ageing Research Reviews, rimarca la tendenza degli ultimi decenni che ha visto cambiare la percezione degli effetti del consumo di caffè: prima ritenuto potenzialmente dannoso, ora potenzialmente salutare
Dopo l’acqua, è probabilmente la bevanda più consumata al mondo, eppure è finita spesso sotto accusa, tacciata di non essere del tutto salutare. Ma da un nuovo studio arriva l’ennesima smentita: il caffè non nuoce alla salute, sono semmai le quantità a dover essere tenute sotto controllo. Per i ricercatori portoghesi del CNC-Center for Neuroscience and Cell Biology, il consumo regolare e moderato di caffè, circa tre tazzine al giorno, contribuisce ad allungare la vita e riduce il rischio delle principali malattie legate all’età. Aiuta a mantenere una migliore salute generale, offrendo circa 1,8 anni in più di vita sana.
Lo studio, pubblicato su Ageing Research Reviews, rimarca, dunque, la tendenza degli ultimi decenni che ha visto cambiare la percezione degli effetti del consumo di caffè: prima ritenuto potenzialmente dannoso, ora potenzialmente salutare. Infatti, il caffè è una miscela complessa di migliaia di sostanze dalle proprietà bioattive, dagli effetti sulla salute umana ancora non del tutto compresi. I ricercatori portoghesi hanno esaminato oltre 50 studi epidemiologici provenienti da regioni ed etnie diverse, analizzando i modelli di consumo di caffè e la loro associazione con i dati di mortalità, gli indicatori di salute e di malattia per un totale di quasi tre milioni di individui.
I risultati indicano che un consumo regolare e moderato di caffè non solo contribuisce ad allungare la vita, ma migliora anche la qualità di questi anni in più, riducendo il rischio delle principali malattie legate all’età e mantenendo una migliore salute generale. Il consumo moderato e regolare di caffè è correlata a una riduzione del 17% dei tassi di mortalità per tutte le cause, a un minor numero di malattie legate all’età e a un prolungamento della durata della vita sana di circa 1,8 anni. Il consumo di caffè è stato correlato a un minore deterioramento funzionale nell’invecchiamento, attenuando la perdita di memoria, l’umore e le condizioni fisiche. L’analisi ha inoltre rilevato legami tra consumo moderato di caffè e la riduzione delle principali cause di mortalità, tra cui quelle cardiovascolari, cerebrovascolari, oncologiche e respiratorie.
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