Schillaci: “Le ondate di calore mettono a dura prova anche il sistema sanitario, con molte città che devono affrontare un aumento della domanda di cure immediate a causa delle elevate temperature, soprattutto per le fasce di popolazione più a rischio”
Parte oggi la campagna del ministero della Salute ‘Proteggiamoci dal caldo’ per la prevenzione degli effetti delle alte temperature sulla salute e ritorna ad essere attivo il numero di pubblica utilità 1500 che fornisce indicazioni utili su come comportarsi e proteggersi dal caldo e sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Grazie alla collaborazione con l’Inail, quest’anno il servizio telefonico è stato esteso anche ai lavoratori e imprese con l’introduzione di informazioni specifiche sul ‘rischio caldo’ nei luoghi di lavoro, soprattutto su chi opera in cantieri edili e agricoltura, quindi esposto maggiormente al sole. Il Piano prevede un nuovo spot che sarà trasmesso sulle reti Rai per ricordare le regole da seguire per non esporsi ai rischi delle ondate di calore e sensibilizzare le fasce più fragili come anziani, bambini e donne in gravidanza.
“Vogliamo mettere l’estate in sicurezza rispetto ai rischi del caldo – spiega ministro della Salute, Orazio Schillaci – . Oggi parte il numero verde 1500 ampliato, grazie a Inail, ai lavoratori outdoor, edilizia e agricoltura, e un piano per informare la popolazione con uno spot che sensibilizza sugli effetti delle temperature elevate. Le ondate di calore mettono a dura prova anche il sistema sanitario, con molte città che devono affrontare un aumento della domanda di cure immediate a causa delle elevate temperature, soprattutto per le fasce di popolazione più a rischio. Per questo, anche per l’estate 2024, abbiamo raccomandato alle Regioni di rafforzare l’assistenza attivando il codice calore”.
Il codice calore è “un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei pronto soccorso – precisa – poi serve potenziare il servizio di Guardia medica, gli ambulatori territoriali aperti sette giorni su sette e riattivare le Uscar per favorire l’assistenza domiciliare contro l’accesso inappropriato ai pronto soccorso. Anche quest’anno è operativo il Sistema di sorveglianza degli accessi in pronto soccorso che, insieme al sistema rapido di rilevazione della mortalità giornaliera, permette di identificare tempestivamente situazioni di emergenza sanitaria e attivare interventi di prevenzione sulla popolazione. Siamo l’unica Nazione con un sistema integrato di comunicazione, sorveglianza epidemiologica e alert. Questo mi preme rimarcarlo – sottolinea Schillaci -. Accanto a queste misure, è evidente quanto sia importante seguire le dieci regole per difendersi dalle temperature elevate: colpi di calore, disidratazione, complicazioni per malattie croniche aggravate dalle alte temperature sono alcuni indicatori dell’impatto del caldo sulla salute”.
Anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, rimarca l’utilità del codice calore in pronto soccorso “non è astratto – dice -, ma un servizio concreto: chi arriva in ospedale con una disidratazione acuta deve avere una priorità di accesso come accade con il codice rosso. La salute dell’anziano può essere aggravata dall’aggressione di un virus o di un batterio e allora noi con il piano ‘Proteggiamoci dal caldo’ facciamo giustamente un rischiamo alla popolazione perché non subisca passivamente un colpo di calore o la disidratazione. I Comuni e le Regioni – aggiunge – devono fare in modo che gli anziani che soffrono il caldo non vadano in pronto soccorso, ma siano assistiti a casa. Ecco perché anche nella circolare sul caldo abbiamo richiamato le Regioni a potenziare le guardie mediche, la medicina del territorio e poi anche rimettere in campo le Uscar, che hanno ben funzionato sul territorio durante il Covid. Dobbiamo andare oltre l’emergenza, con la responsabilizzazione del sistema, e lo stiamo facendo come ministero della Salute – ma anche dei cittadini. Ci siamo presi delle responsabilità, e abbiamo messo un punto fermo a certe pratiche, oggi spieghiamo e parliamo ai cittadini ed evitiamo misure di coercizione”.
Il ministero della Salute, come ogni anno, ha redatto anche un decalogo di consigli utili per proteggersi dal caldo, sottolineando l’importanza di “seguire le raccomandazioni per proteggersi dal caldo. In particolare gli operatori socio-sanitari devono seguire alcuni accorgimenti, in quanto vanno incontro, più frequentemente delle altre persone, a disturbi caldo-correlati: è importante, quindi, che questi lavoratori comincino a rinfrescarsi e idratarsi già prima del turno di lavoro”, precisa il ministero.
Ecco le 10 regole da seguire:
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