Dal XX Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana AIPO in corso a Firenze, il professor Gennaro D’Amato avverte: “Attenzione all’inquinamento atmosferico, può aggravare la sintomatologia di asma e allergie”. Il monito arriva nello stesso giorno in cui la rivista The Lancet lancia l’allarme sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute
Il riscaldamento globale può incidere sulla salute dei nostri polmoni, soprattutto per chi soffre di malattie respiratorie come l’asma. In che modo? “Favorendo la proliferazione di erbacce con pollini allergenici”, ha spiegato ai microfoni di Sanità Informazione il professor Gennaro D’Amato, Pneumologo e Allergologo, presidente della Commissione Ambiente della World Allergy Organization. “Di conseguenza – precisa l’allergologo – con la presenza in atmosfera di questi pollini e l’aumento dei soggetti con allergopatie respiratorie”. Il professor D’Amato è tra i relatori del XX Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana AIPO, in corso a Firenze.
Non solo, anche l’inquinamento ambientale danneggia i nostri polmoni. “I danni possono essere notevoli soprattutto se si abita in zone altamente inquinate. Per inquinamento atmosferico urbano intendiamo quello legato all’inalazione delle polveri sottili, soprattutto quelle emesse dai veicoli. Le polveri sottili penetrano in profondità e arrivano fino a livello polmonare. Oltre alle polveri ci sono anche i gas, il biossido di azoto e l’ozono. Sono presenti soprattutto in atmosfera, in particolar modo quando c’è il sole nelle città, perché i raggi ultravioletti sono in grado di trasformare il biossido di azoto in ozono. In pratica, chi vive in una città con elevato inquinamento atmosferico per la presenza notevole di veicoli è costretto a inalare sia gas sia polveri”.
Con il conseguente sviluppo di patologie a livello polmonare. “Sono innanzitutto i bimbi che presentano una maggiore frequenza di mucositi con tosse, starnutazione e anche con asma. Soprattutto quando vengono portati nei passeggini che sono al livello dei tubi di scarico e questo va assolutamente evitato. Tuttavia anche gli adulti, in particolar modo quelli predisposti all’asma o alle allergopatie respiratorie in città presentano sintomi maggiori. Ci sono degli studi scientifici che dimostrano come anche i soggetti con allergie da polline hanno sintomi peggiori con asma e tosse in città rispetto che alla campagna, anche se in campagna è più alta la presenza di allergeni liberati dalle graminacee. Questo è un dato indiretto per dire: attenzione all’inquinamento atmosferico che può aggravare la sintomatologia”.