Circa il 20% dei casi di cancro ai polmoni si verifica in non fumatori, persone che non hanno mai fumato o hanno fumato meno di 100 sigarette in tutta la loro vita. Gli studiosi della Boston University School of Medicine hanno messo a punto un sistema di l’intelligenza artificiale che ne calcola il rischio con una semplice immagine radiografica del torace
L’inquinamento atmosferico può aumentare il rischio di tumore del polmone. Ogni anno in Italia, stando ai dati dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, vengono effettuate poco più di 40 mila nuove diagnosi di cancro del polmone. Tra queste il 75-80% è da ricondurre all’abitudine al fumo di sigaretta. Tuttavia esistono casi in cui, nonostante non si sia mai fumato, il tumore compare comunque: e l’inquinamento atmosferico ed in particolare l’esposizione al PM2.5, il particolato atmosferico più fine capace di arrivare nelle porzioni più profonde dell’albero respiratorio, il principale fattore di rischio.
Ora, grazie ad un nuovo sistema di intelligenza artificiale sarà possibile identificare precocemente anche le forme di tumore al polmone non legato al fumo di sigaretta. Uno studio condotto presso la Boston University School of Medicine, che verrà presentato la prossima settimana al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA), dimostra che, utilizzando una semplice immagine radiografica del torace, l’intelligenza artificiale (AI) è in grado di identificare i non fumatori ad alto rischio di cancro ai polmoni. Circa il 20% dei casi di cancro ai polmoni si verifica in non fumatori, persone che non hanno mai fumato o hanno fumato meno di 100 sigarette in tutta la loro vita.
Inoltre, l’incidenza del cancro ai polmoni tra i non fumatori è in aumento, e senza una precoce rilevazione attraverso lo screening, quando vengono scoperti, questi tumori tendono ad essere più avanzati rispetto a quelli trovati nei fumatori, per i quali sono invece raccomandati gli screening periodici. I ricercatori hanno quindi sviluppato e testato uno strumento basato su intelligenza artificiale per verificare se potesse identificare i non fumatori ad alto rischio di cancro ai polmoni, basandosi sulle lastre toraciche nelle loro cartelle cliniche. “Un grande vantaggio del nostro approccio è che richiede solo un’immagine di una singola lastra toracica, uno dei test più comuni in medicina e ampiamente disponibile nelle cartelle cliniche”, spiegano gli autori. Il modello “CXR-Lung-Risk” è stato inizialmente sviluppato utilizzando 147.497 lastre toraciche di 40.643 fumatori asintomatici e non fumatori.
I ricercatori hanno poi convalidato il modello testandolo su un gruppo separato di non fumatori sulla base di lastre toraciche ambulatoriali nel 2013-2014. L’esito principale era l’incidenza del cancro ai polmoni a sei anni. Dei 17.407 pazienti (età media 63 anni) nello studio, il 28% è stato considerato ad alto rischio dallo strumento, e il 2,9% di questi pazienti ha successivamente ricevuto una diagnosi di cancro ai polmoni. Le persone che secondo lo strumento erano ad alto rischio di tumore presentavano un rischio più che doppio di sviluppare il cancro ai polmoni. “Questo strumento di intelligenza artificiale apre la porta allo screening opportunistico per i non fumatori ad alto rischio di cancro ai polmoni, utilizzando le lastre toraciche esistenti nel registro elettronico delle cartelle cliniche”, conclude l’autore principale Michael Lu. “Poiche’ i tassi di fumo diminuiscono, approcci per rilevare precocemente il cancro ai polmoni tra coloro che non fumano diventeranno sempre più importanti”.
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