Lo studio dell’Università di Lubecca ha coinvolto quasi 200 radiologi che hanno esaminato 461.818 donne in 12 siti di screening del cancro al seno in Germania tra il luglio 2021 e il febbraio 2023, e per ogni persona hanno potuto scegliere se utilizzare o meno l’IA
La diagnosi del cancro al seno potrebbe migliorare usando l’intelligenza artificiale: uno studio pubblicato su Nature Medicine mostra che aiutandosi con l’intelligenza artificiale nell’esaminare le mammografie, i medici riescono ad individuare un caso di cancro in più ogni mille individui sottoposti. Si tratta del più grande studio svolto nel mondo reale sul potenziale dell’intelligenza artificiale per lo screening del cancro al seno, che ha incluso quasi 500mila donne in Germania. Lo studio è stato condotto da Alexander Katalinic dell’Università di Lubecca, lavorando con quasi 200 radiologi certificati, che hanno esaminato 461.818 donne in 12 siti di screening del cancro al seno in Germania tra il luglio 2021 e il febbraio 2023, e per ogni persona hanno potuto scegliere se utilizzare o meno l’IA.
Lo studio è stato condotto nell’ambito del programma di screening organizzato del cancro al seno in Germania rivolto a donne asintomatiche di età compresa tra 50 e 69 anni. Nel programma tedesco di screening mammografico, basato su linee guida nazionali vincolanti, per ogni donna partecipante vengono eseguite quattro mammografie bidimensionali (proiezioni oblique craniocaudali e mediolaterali di ciascun seno). Queste mammografie vengono inizialmente lette in modo indipendente da due radiologi (a volte, un terzo radiologo supervisiona). Se almeno un radiologo ritiene il caso sospetto, si tiene una conferenza di consenso. I partecipanti alla conferenza di consenso sono almeno i due lettori iniziali e un radiologo capo, ma possono partecipare più radiologi del sito di screening. Se il riscontro sospetto persiste nella conferenza di consenso, la donna viene richiamata per ulteriori accertamenti diagnostici, che possono includere, tra gli altri, l’ecografia, la tomosintesi digitale del seno, le proiezioni in ingrandimento, la mammografia con mezzo di contrasto o la risonanza magnetica.
Il risultato dello studio condotto dall’Università di Lubecca è stato che 260.739 donne sono state controllate dall’IA più un radiologo, mentre le restanti 201.079 pazienti sono state controllate solo da un radiologo. Coloro che hanno scelto di utilizzare l’intelligenza artificiale hanno individuato con successo il cancro al seno a un tasso di 6,7 casi ogni mille scansioni, il 17,6% in più rispetto al 5,7 per mille scansioni tra coloro che hanno scelto di non utilizzare l’intelligenza artificiale. Allo stesso modo, quando le donne sono state sottoposte a biopsie in seguito a una sospetta diagnosi di cancro, quelle a cui la diagnosi è stata fatta con l’aiuto dell’IA avevano il 64,5% di probabilità di avere una biopsia positiva (presenza di cellule cancerose), rispetto al 59,2% delle donne in cui l’IA non è stata utilizzata. L’entità del miglioramento dell’IA nella diagnosi del cancro al seno è stata “estremamente positiva e ha superato le nostre aspettative – conclude Katalinic -. Siamo ora in grado di dimostrare che l’IA migliora significativamente il tasso di rilevamento del cancro nello screening del tumore al seno”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato