“Il vaccino non solo limita l’incidenza dell’influenza ma rappresenta altresì un argine verso l’uso, e abuso, di antibiotici, le prescrizioni inappropriate e le infezioni batteriche che spesso si sovrappongono”.
“Il vaccino anti-influenzale è uno scudo per sé e per gli altri”. E’ questo l’appello lanciato dal Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, Ugo Cappellacci, durante il dibattito promosso oggi dall’on. Loizzo sul decalogo per una più ampia e corretta erogazione del vaccino anti-influenzale. “Il nuovo piano vaccinale, recentemente approvato, – ha aggiunto Cappellacci- è uno strumento duttile, con un calendario che si conforma alle esigenze concrete dello scenario italiano. Il vaccino non solo limita l’incidenza dell’influenza ma rappresenta altresì un argine verso l’uso, e abuso, di antibiotici, le prescrizioni inappropriate e le infezioni batteriche che spesso si sovrappongono”.
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – ha ricordato Cappellacci – “ogni anno muoiono nel mondo 250-500mila persone a causa dell’influenza, con un’incidenza maggiore tra gli ultra 65enni e in Italia sebbene sappiamo siano migliaia, non riusciamo a contabilizzarli per vari motivi. Il vaccino non solo salva vite umane ma rappresenta anche un elemento fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario: l’OMS ha stimato che ogni dollaro investito in vaccini consente di risparmiarne 40 per mancate ospedalizzazioni ed altre attività richieste dall’insorgere dell’influenza. Ecco perché – ha concluso Cappellacci- è vitale aderire alla campagna anti-influenzale, seguire le indicazioni dei medici e rifiutare la subcultura antiscientifica e l’ideologia antivaccinale”