Al congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) – che parte oggi e si conclude il 5 giugno – riflettori accesi su uno studio di fase 1/2 che ha esaminato REGN7075 in combinazione con cemiplimab nel carcinoma colorettale stabile ai microsatelliti con risultati positivi
In occasione del Congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) – che parte oggi e si concluderà il 5 giugno a Chicago – sono stati presentati i nuovi risultati di sicurezza ed efficacia di uno studio di fase 1/2 che ha esaminato REGN7075 in combinazione con cemiplimab in pazienti con alcuni tumori solidi avanzati.
Nello specifico, per quanto riguarda la terapia del carcinoma colorettale stabile ai microsatelliti (MSS CRC), la combinazione di REGN7075 e cemiplimab – nella porzione di dose-escalation dello studio – ha portato a importanti risposte antitumorali.
I risultati ottenuti tra i 51 pazienti con carcinoma colorettale stabile ai microsatelliti dello studio hanno mostrato quanto segue:
• 6% (n=3) di tasso di risposta globale (ORR) e 29% (n=15) di tasso di controllo della malattia (DCR). Questo includeva una risposta completa, due risposte parziali (PR) e 12 pazienti con malattia stabile. Al momento del cutoff dei dati, tutti i pazienti rispondenti non presentavano metastasi epatiche.
• 20% di ORR (n=3) e 80% di DCR (n=12) nel sottogruppo di 15 pazienti senza metastasi epatiche.
• Tra il sottogruppo di 36 pazienti con metastasi epatiche, tre pazienti avevano una malattia stabile al momento del cutoff dei dati e un paziente ha ottenuto una risposta parziale (PR) dopo il cutoff dei dati.
REGN7075 è un anticorpo bispecifico costimolatorio umano progettato per collegare le cellule tumorali che esprimono il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) con le cellule T CD28-positive per supportare l’ulteriore attivazione delle cellule T da parte degli antigeni tumorali endogeni.
Cemiplimab è un anticorpo monoclonale completamente umano che ha come bersaglio il recettore del checkpoint immunitario PD-1 sulle cellule T ed è stato inventato utilizzando la tecnologia proprietaria VelocImmune di Regeneron. Legandosi a PD-1, cemiplimab ha dimostrato di bloccare le cellule tumorali dall’utilizzare la via PD-1 per sopprimere l’attivazione delle cellule T.
Negli Stati Uniti e in altri Paesi cemiplimab è indicato in alcuni pazienti con carcinoma basocellulare avanzato (BCC), carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato (CSCC) e carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato (NSCLC), nonché nel carcinoma cervicale avanzato nell’Unione Europea, in Canada e in Brasile.