Salute 24 Giugno 2019 10:29

Carenza medici, Foad Aodi (Amsi): «Nel 2026 mancheranno 100mila medici, 60mila infermieri e 30mila fisioterapisti tra SSN e privato»

Si è svolto a Roma il Congresso dell’Associazione nazionale medici di origine straniera in Italia. Il fondatore Aodi: «Bisogna creare le condizioni favorevoli nell’ambito lavorativo e della ricerca universitaria per portare in controtendenza questi dati, contrastando i bassi salari, lo sfruttamento lavorativo e la dilagante burocrazia»

I numeri della carenza di medici sono sempre più impressionanti. L’Associazione nazionale medici di origine straniera in Italia (Amsi) ed il Movimento internazionale “Uniti per Unire”, dopo una attenta ed accurata indagine nel settore hanno presentato in apertura del Congresso Amsi svoltosi a Roma presso la Clinica Ars Medica le statistiche della carenza medici, infermieri e fisioterapisti che il servizio sanitario italiano ha bisogno entro il 2026. Al Congresso presenti anche il presidente della Commissione Sanità e Igiene del Senato Pierpaolo Sileri e del Vice Segreterio nazionale della Fimmg Pierluigi Bartoletti, i membri dell’ufficio di presidenza Amsi e di Uniti per Unire ed i moderatori e relatori del comitato scientifico che ha trattato l’argomento di Traumatologia Sportiva prevenzione, trattamento chirurgico e riabilitativo accredita con Ecm per tutte le professioni.

Quello della carenza dei professionisti della sanità è un fenomeno alquanto preoccupante, dato che si sta sviluppando, contemporaneamente, ad un altro problema abbastanza grave: la sempre più crescente richiesta di medici italiani di trasferirsi all’estero. Un argomento di ineludibile importanza, dato che entro il 2026 saranno circa 100mila i medici di cui si avrà bisogno sia nel settore pubblico quanto privato in base alle richieste giunte all’Amsi, il numero delle strutture e le condizioni socio-economiche di ogni regione. Così il fabbisogno di ogni regione di medici entro il 2026: Lazio (15mila), il Veneto (10mila), Piemonte (10mila), Lombardia (9mila), Emilia Romagna (8mila), Puglia (7mila), Toscana (4mila), Campania (4mila), Sicilia (4mila), Molise (4mila), Abruzzo (3mila), Liguria (3mila), Umbria (3mila) , Marche (3mila), Calabria (3mila), Friuli Venezia Giulia (3mila), Sardegna (2mila) , Basilicata (2mila), Valle d’Aosta (2mila) e Trentino Alto Adige (1mila). Inoltre mancheranno sempre entro il 2026 60mila infermieri e 30mila fisioterapisti.

Dal 1 gennaio 2018 fino al 31 maggio 2019 sono stati, infatti, richiesti all’Amsi 8mila professionisti della sanità: in particolare, 4400 medici, 2800 infermieri e 800 fisioterapisti. Per quanto riguarda i medici, la Regione che ha avanzato le richieste maggiori è il Veneto (500), seguita dal  Piemonte (500), Lombardia (450), Puglia (400), Lazio (400), Toscana (300), Campagna (300), Emilia Romagna (350), Sicilia (150), Molise (200), Abruzzo (100), Liguria (100), Trentino Alto Adige (60), Umbria (200), Marche (100), Calabria (70), Basilicata (60), Valle d’Aosta (60), Friuli Venezia Giulia (50) e Sardegna (50). Le specializzazioni maggiormente richieste sono inerenti al campo dell’Anestesia, Ortopedia, Medicina d’urgenza, Radiologia, Chirurgia, Neonatologia, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia, Neurochirurgia, Geriatria, Medicina sportiva, Medici nelle località turistiche ed anche Medici di famiglia.

«Bisogna creare le condizioni favorevoli nell’ambito  lavorativo  e della ricerca universitaria (urgono 10mila borse di specializzazione e assumere i medici specializzandi) per portare in controtendenza  questi dati, contrastando i bassi salari,  lo sfruttamento lavorativo e la dilagante  burocrazia che, purtroppo, si espande sempre più nell’ambito dell’esercizio della professione medica – ha dichiarato il Fondatore dell’Amsi e di Uniti per Unire e membro della Commissione Salute Fnomceo Foad Aodi – È necessario abbreviare il periodo del riconoscimento dei titoli di studio esteri  e consentire ai medici stranieri, i quali  hanno esercitato la professione in Italia da più di 5 anni e non possiedono la cittadinanza italiana, di poter sostenere concorsi pubblici e stipulare contratti a tempo indeterminato almeno per 5 anni e per contrastare  la cosiddetta  ‘fuga dei cervelli’ che si stima  ogni anno circa 2500 professionisti della sanità italiani lasciano l’Italia per una meta più vantaggiosa. È un passaggio necessario per integrare in pieno gli stessi medici stranieri nel SSN sia pubblico che privato e per non farli sentire ‘medici di serie B’.  Noi tutti, uniti, ribadiamo il nostro netto no alla “guerra tra poveri” e non accettiamo più metodi di sotto-pagamento, compensi in ritardo e la discriminazione nell’ambito lavorativo per tutti i professionisti della sanità sia di origine straniera quanto italiana». I temi emersi al Congresso dell’Amsi saranno oggetto di un incontro al Senato il prossimo 2 luglio.

Il Senatore Sileri è stato nominato socio-onorario del Movimento internazionale Uniti per Unire per il suo costante impegno a favore di tutti i professionisti della sanità italiani e di origine straniera.

Articoli correlati
Istat, Cittadini (Aiop): «Rinuncia cure, liste d’attesa e carenza medici criticità del SSN da risolvere»
Per risolvere il problema della carenza di medici Aiop invita il decisore pubblico a valutare di adottare una «normativa di emergenza per assumere neolaureati e specializzandi. È doveroso, in ogni caso, coniugare la responsabilità, alla quale tutti siamo chiamati, con un’attenta programmazione»
Pierpaolo Sileri, bilancio di un governo con il sottosegretario alla Salute uscente
Con il sottosegretario alla Salute del governo Draghi Pierpaolo Sileri analizziamo il governo Draghi, quello che verrà e le armi per risolvere la carenza di medici e professionisti sanitari che ancora permane
Dopo i medici cubani, la Calabria apre agli specializzandi. Viola (Federspecializzandi): «Servono cambiamenti strutturali»
Per contrastare la grave carenza di medici, la Regione Calabria ha pubblicato un avviso per reclutare specializzandi da tutta italia. Federspecializzandi: «Positivo, ma per specializzandi non è una scelta facile»
«Nei Pronto soccorso del Lazio si lavora in condizioni al limite del sostenibile». L’allarme dell’Omceo Roma
Il Presidente Omceo Roma, Antonio Magi, denuncia le terribili e precarie condizioni di lavoro degli operatori del Pronto soccorso e chiede alle istituzioni di intervenire per risolvere il problema della carenza di personale nei reparti di emergenza-urgenza
Carenza sanitari, Foad Aodi (Amsi): «Il 90% delle domande e disponibilità di medici e infermieri ucraini sono senza risposte»
Amsi e UXU: «Non abbiamo mai ricevuto una risposta o disponibilità di confronto da parte del Ministro della Salute Speranza»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"