Nell’Andalusia i casi confermati sono invece 150 e quelli sospetti sono oltre 500. Al momento risulta il decesso di una 90enne. Il ministero della Salute spagnolo ha attivato i sistemi di allarme e comunicazione con le autorità europee e l’Organizzazione mondiale della sanità
È allarme in Spagna per la Listeria. Madrid ha dichiarato l’emergenza mondiale per l’epidemia di listeriosi causata dalla carne della società di Siviglia Magrudis SL, commercializzata con il marchio Mechà. Il ministero della Salute – scrive El Pais – ha attivato i sistemi di allarme e comunicazione con le autorità europee e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “nel caso in cui casi di listeriosi possano essere identificati in altri Paesi”. È una misura precauzionale – spiegano fonti ministeriali – a causa della possibilità che alcuni turisti siano stati contagiati dopo aver consumato prodotti contaminati in Spagna. Per ora non c’è traccia di nessun caso.
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Nell’Andalusia i casi confermati sono invece 150 e quelli sospetti solo oltre 500. Al momento risulta il decesso di una 90enne.
La listeria uccide, il maggior pericolo in cucina, uccide 70 persone all’anno. L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è potenzialmente molto pericolosa. Si tratta di una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti.
L’infezione da listeria si può rilevare anche in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. L’infezione può manifestarsi sotto due forme: la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, che provoca diarrea; la forma invasiva, detta anche “sistemica”, che dall’intestino passa nel sangue e si diffonde nell’organismo, arrivando al sistema nervoso, dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi. In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può passare un mese (ma in alcuni casi si può arrivare anche a tre mesi).
«I soggetti più a rischio – riporta il sito dell’Humanitas Resarch Hospital – sono le persone con compromissione del sistema immunitario: malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l’infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto».