Salute 12 Ottobre 2022 11:09

Caro bollette: aumenti del 300%, RSA a rischio chiusura

Una indagine di UNEBA su un campione di 111 strutture residenziali per anziani in 11 regioni italiane ha messo in luce una perdita di 10,9 euro al giorno per ospite che proiettata sui dodici mesi per l’intero comparto significa oltre un miliardo l’anno. Dal mondo del no profit appello alla politica

Caro bollette: aumenti del 300%, RSA a rischio chiusura

L’aumento vertiginoso del costo dell’energia registrato nel 2022 andrà ad impattare oltre che sulle famiglie italiane anche sulle RSA, mettendo a rischio la sostenibilità del servizio di accoglienza per le persone anziane e per i fragili. A lanciare il grido di allarme è UNEBA – associazione leader nel settore sociosanitario, assistenziale e educativo con quasi mille enti associati in tutta Italia – che ha realizzato una indagine sui costi dei servizi residenziali tra il 2021 e il 2022. Prendendo in esame un campione di 111 RSA, è emerso che i costi generali sono aumentati del 29,6%, i costi sanitari del 3% e i costi alberghieri del 6,1%.  Numeri destinati a crescere ancor più nel secondo semestre del 2022 dal momento che l’aumento non riguarda solo le utenze e l’energia, ma anche il costo della materia prima e del personale.

Un miliardo di perdita annua

Il 79% delle RSA analizzate ha evidenziato nel primo semestre del 2022 una perdita che si aggira in media in 10,9 euro al giorno per ospite, mentre il restante 21% ha dichiarato di assorbire il passivo grazie ad entrate da altre fonti. Più in generale, dunque, il rincaro dei costi proiettato su 250 mila anziani non autosufficienti dell’intero sistema delle RSA in Italia significa 2,72 milioni di euro di perdita al giorno per tutte le RSA, 85 milioni al mese e oltre un miliardo di euro di perdita l’anno.

Aumenti delle rette o riduzione dei servizi se non interviene la politica

Numeri che inevitabilmente andranno ad impattare sulle rette con un incremento stimato nell’ordine di 1500 euro l’anno a paziente se non si troveranno soluzioni a breve termine. Gli aumenti per i rincari energetici sono incalzanti, senza un aiuto nazionale e un sostegno al settore, infatti, l’unica possibilità per garantire la sopravvivenza di tante RSA sarà l’aumento delle rette che andranno a gravare sulle famiglie degli anziani e dei fragili, oppure gli amministratori saranno costretti ad agire sui costi, tagliando alcuni servizi, fino alla chiusura parziale o totale delle strutture e una ricaduta sul Sistema Sanitario Nazionale. Il mondo del no profit, perciò, chiede aiuto alla politica. «Su questo tema le risposte di Governo e Parlamento finora non sono state soddisfacenti – ha dichiarato Franco Massi, Presidente nazionale UNEBA – assieme alle altre associazioni andremo a confrontarci con i gruppi politici del nuovo Parlamento».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Anziani e salute, Iss: “Uno su quattro rinuncia alle cure”
L'Iss: "La rinuncia alle cure è risultata più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate o per bassa istruzione e fra i residenti nelle regioni del Centro e Sud d’Italia"
di I.F.
Anziani più a rischio cadute per la maggior lentezza di movimento delle braccia
Gli anziani hanno un rischio maggiore di cadere e farsi male perché le loro braccia sono più lente a rispondere quando scivolano. I movimenti delle braccia infatti sono fondamentali per ritrovare l'equilibrio ed evitare le cadute. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Arizona in uno studio pubblicato sul server di pre-stampa bioRxiv
Vivere con un cane o un gatto rallenta il declino cognitivo
Uno studio dell’Università del Maryland, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha rivelato che la convivenza con un animale domestico può rallentare il tasso di declino cognitivo man mano che si invecchia, soprattutto se si porta a spasso il cane
Infarto: per gli anziani è efficace lo stesso trattamento dei giovani
In caso di attacco cardiaco gli anziani dovrebbero ricevere lo stesso trattamento dei giovani. Lo dimostra uno studio coordinato da scienziati italiani e pubblicato sul The New England Journal of Medicine
La temperatura è fondamentale per il sonno degli anziani, l’ideale è tra i 20 e 25 °C
La temperatura notturna in camera da letto gioca un ruolo cruciale nella qualità del sonno degli anziani. Uno studio dell'Istituto di Ricerca sull'Invecchiamento dell'Harvard Medical School ha dimostrato che il sonno può essere più efficiente e riposante quando la colonnina di mercurio non scende sotto i 20 °C e non supera i 25 °C
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"