Salute 19 Marzo 2024 15:23

Celiachia, crescono le diagnosi: in Italia 250mila celiaci, il 70% è donna

Schillaci: “La celiachia in Italia è riconosciuta anche come malattia sociale poiché condiziona il normale inserimento nella vita di gruppo tanto da comprometterne alle volte l’osservanza della dieta”

di I.F.
Celiachia, crescono le diagnosi: in Italia 250mila celiaci, il 70% è donna

La celiachia è una patologia prevalentemente femminile: tra le 251mila persone che ne soffrono in Italia il 70% è donna. Nel 2022 sono state 10.210 le nuove diagnosi, un dato in crescita rispetto al 2021, quando erano 8.582, e al 2020, anno in cui le nuove diagnosi erano 7.729. Questi sono alcuni dei dati contenuti nella Relazione al Parlamento (anno 2022) del ministero della Salute.

La celiachia in Italia è riconosciuta come malattia sociale

“In Italia sono oltre 250mila le persone che, a causa della malattia celiaca, sono costrette ad osservare quotidianamente una rigorosa dieta priva di glutine. Nella nostra Nazione la dieta del celiaco è in quota parte finanziata dal Servizio Sanitario Nazionale per l’erogazione gratuita dei prodotti senza glutine. La celiachia in Italia è riconosciuta anche come malattia sociale poiché condiziona il normale inserimento nella vita di gruppo tanto da comprometterne alle volte l’osservanza della dieta – dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel contributo scritto alla Relazione annuale sulla celiachia  al Parlamento -. Per prevenire il più possibile situazioni di disagio e agevolare l’accesso sicuro ai servizi di ristorazione collettiva è previsto un ulteriore contributo annuale che le Regioni possono investire per implementare iniziative di formazione per gli operatori del settore alimentare e per consentire l’adeguamento delle mense annesse alle strutture pubbliche”.

Nel 2023 attivato un programma di screening nazionale pediatrico

“Dei 251.939 soggetti celiaci il 2% (5.401) ha un’età compresa tra 6 mesi e 5 anni, il 4% (11.066) rientra tra 6 e 9 anni, il 7% (16.463) ha tra i 10 e i 13 anni, l’8% (20.380) ha tra i 14 e i 17 anni, il 67% (168.776) ha tra i 18 e i 59 anni e il restante 12 % (29.853) ha più di 60 anni di età”, precisa la Relazione. La spesa per l’erogazione degli alimenti senza glutine in esenzione nel 2022 ha toccato 237,6 mln di euro pari a 943 euro pro capite. “Per la celiachia ad oggi non esiste una cura ma le complicanze di una diagnosi tardiva restano importanti – ricorda il ministro – per cui nel 2023 il Parlamento italiano ha deciso di investire sulla prevenzione sviluppando un programma di screening nazionale per la popolazione pediatrica. Il presente documento- conclude Schillaci-  è la sintesi di un anno di prezioso e faticoso lavoro svolto da chi costantemente si batte per la salvaguardia del bene più prezioso: la salute”.

 

 

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