Salute 12 Maggio 2023 11:08

Diabete: verso la creazione di cellule staminali efficaci e «pronte all’uso»

Messe a punto cellule staminali geneticamente modificate per essere «invisibili» al sistema immunitario. Utilizzate per produrre cellule del pancreas, gli scienziati dell’azienda Sana Biotechnology di San Francisco, in California, sono state in grado di curare i topi con diabete di tipo 1 senza il rischio di pericolosi attacchi da parte delle difese immunitarie
Diabete: verso la creazione di cellule staminali efficaci e «pronte all’uso»

Messe a punto cellule staminali geneticamente modificate per essere «invisibili» al sistema immunitario. Utilizzate per produrre cellule del pancreas, gli scienziati dell’azienda Sana Biotechnology di San Francisco, in California, sono state in grado di curare i topi con diabete di tipo 1 senza il rischio di pericolosi attacchi da parte delle difese immunitarie. Il risultato, descritto sulla rivista Nature Biotechnology, rappresenta un ulteriore passo in avanti verso il trattamento di una vasta gamma di malattie con tessuti o organi «pronti all’uso», anziché doverli creare da zero per ogni persona.

Eliminati due geni che rendono le staminali «estranee» visibili al sistema immunitario

Le cellule staminali, simili a quelle degli embrioni, possono essere indotte a moltiplicarsi e a svilupparsi in diversi tessuti, e si spera che possano essere trapiantate nelle persone per trattare una serie di condizioni, tra cui infarti e ictus. Tuttavia, le cellule prese da una persona e inserite in un’altra vengono generalmente attaccate ed eliminate dal sistema immunitario. Per evitare questi problemi, il team della scienziata Sonja Schrepfer ha sviluppato una tecnica per modificare geneticamente le cellule in modo da farle diventare «invisibili» al sistema immunitario. La procedura prevede la rimozione di due geni che codificano per molecole di superficie che sono richieste per il riconoscimento del sistema immunitario come «estranee», e viene aggiunto un gene che fa produrre alle cellule una molecola chiamata CD47, che normalmente impedisce all’immunità di attaccarle.

Le cellule staminali sono state testate con successo nei topi con diabete di tipo 1

All’inizio i ricercatori hanno testato le cellule in una versione «pluripotente», ovvero con il potenziale di essere trasformate in diversi tessuti ed organi, prelevate da un macaco rhesus e poi inserite nei muscoli della gamba di altri quattro macachi rhesus. Le cellule sono sopravvissute senza segni di attacchi da parte del sistema immunitario fino a quattro mesi, dopodiché i macachi sono stati soppressi. Al contrario, le cellule inserite che non avevano subito le modifiche genetiche sono state distrutte dai sistemi immunitari dei macachi entro tre settimane. Successivamente, le cellule staminali sono state testate come trattamento per il diabete di tipo 1, malattia causata dalla perdita di cellule pancreatiche che producono l’insulina. Le cellule staminali sono state trasformate in cellule pancreatiche e inserite nei topi affetti dalla malattia. I test del sangue hanno mostrato una riduzione dei sintomi del diabete. Questi risultati rappresentano un passo importante verso la creazione di terapie cellulari «pronte all’uso». «La visione è che abbiamo cellule per chiunque, sempre e ovunque», dice Schrepfer.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso
Nello studio di fase III SURMOUNT-1 tirzepatide - agonista dei recettori GIP e GLP-1 – ha fatto registrare una riduzione del 94% del rischio di progressione al diabete di tipo 2 di adulti con prediabete, obesità e sovrappeso. Tirzepatide è stata valutata 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
Diabete di tipo 2: remissione possibile con stile di vita sano, benefici anche per cuore e reni
Il diabete di tipo 2 può essere "curato" perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Queste sono le conclusioni di uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia
Terapie avanzate, necessario un nuovo sistema di finanziamento pubblico
A livello globale entro il 2030 saranno trattati oltre 500.000 pazienti terapie innovative (genica, cellulare e dei tessuti) con costi che si aggirano tra 1 e 3 milioni di euro a dose. Presentata una nuova proposta di finanziamento per i farmaci di domani, in anteprima europea dal gruppo di lavoro dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, campus di Roma, insieme a LS CUBE Studio Legale
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...