Salute 29 Novembre 2023 13:02

Cervello dei calciatori a rischio: i colpi di testa lo danneggiano

Lo confermano due studi presentati questa settimana all’incontro annuale della Società Radiologica del Nord America: se si verificano in giovane età, potrebbero aumentare il rischio di arrivare a neurodegenerazione e demenza più avanti, nel corso della vita

Cervello dei calciatori a rischio: i colpi di testa lo danneggiano

Il cervello dei calciatori che colpiscono spesso il pallone di testa è a rischio: nel lungo termine, troppi colpi di questo tipo portano a modifiche nella microstruttura e al calo di alcune funzioni, soprattutto quelle legate all’apprendimento verbale, cioè quello che passa per la lettura e la scrittura. Lo affermano due studi presentati questa settimana all’incontro annuale della Società Radiologica del Nord America, in programma a Chicago, e guidati dall’americana Columbia University. Secondo i ricercatori, questi cambiamenti, in particolare se si verificano in giovane età, potrebbero aumentare il rischio di arrivare a neurodegenerazione e demenza più avanti, nel corso della vita.

Il primo studio

Il primo studio ha seguito 148 calciatori dilettanti con un’età  media di 27 anni, valutando per la prima volta i cambiamenti cerebrali in un arco di tempo di due anni. I giocatori che hanno effettuato più colpi di testa, più di 1.500 in due anni, hanno mostrato modifiche in diverse aree profonde del cervello: “La nostra analisi – spiega Michael Lipton, che ha coordinato i ricercatori – ha rilevato che livelli elevati di colpi di testa sono associati a cambiamenti nella microstruttura del cervello simili a quelli osservati nelle lesioni cerebrali traumatiche lievi, ma anche a prestazioni inferiori nel campo dell’apprendimento verbale”.

Il secondo studio

Il secondo studio ha reclutato per un anno 353 calciatori dilettanti, focalizzandosi però  sul confine tra materia bianca e materia grigia nelle aree del cervello più superficiali, e quindi più a rischio di lesione. In questo caso, gli autori dello studio hanno scoperto che i ripetuti colpi di testa modificano il confine normalmente molto netto tra materia bianca e materia grigia, rendendolo più sfumato e confuso: una caratteristica che si ritrova in molti disturbi cerebrali e che influenza negativamente le prestazioni cognitive.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...