Un focus sul tumore del pancreas, uno sul cancro del colon destro e una sessione dedicata al vasto mondo della chirurgia della parete addominale. Sono i tre temi che saranno trattati con uno specifico approfondimento scientifico-chirurgico durante il 121° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia, al via a Bologna (Palazzo della Cultura e dei […]
Un focus sul tumore del pancreas, uno sul cancro del colon destro e una sessione dedicata al vasto mondo della chirurgia della parete addominale. Sono i tre temi che saranno trattati con uno specifico approfondimento scientifico-chirurgico durante il 121° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia, al via a Bologna (Palazzo della Cultura e dei Congressi – Piazza della Costituzione), con la presenza di quasi mille chirurghi provenienti da tutto il Paese e la copertura stampa della redazione di Sanità Informazione.
Il primo è un focus sul tumore del pancreas, uno dei cosiddetti “Big Killer” in campo oncologico. Purtroppo le statistiche sono chiare e certificano che il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è solo dell’8% (dato relativo al rapporto 2019 Aiom-Airtum periodo di monitoraggio 2005-2009). Il tumore al pancreas si conferma dunque la più letale tra le neoplasie. “L’aggressività del tumore del pancreas e la rapidità della diffusione ai tessuti vicini e agli organi a distanza, la refrattarietà alla chemioterapia standard e la tendenza a recidivare, ne fanno uno dei tumori più difficili e impegnativi da trattare. Rispetto agli altri campi oncologici la strada da percorrere nel trattamento di questa patologia è ancora lunga e in salita, durante il Convegno ci confronteremo con i colleghi per fare il punto sullo stato dell’arte e sulle nuove strategie terapeutiche”, spiega il Presidente della Sic Paolo De Paolis.
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Un altro approfondimento del Congresso è sul tumore del colon destro. “Tradizionalmente, e per ragioni anatomiche, è sempre stato accomunato a quello del retto – afferma De Paolis – ma oggi sappiamo che si tratta di una malattia diversa. Per varie ragioni, non ultime di carattere genetico, si tratta di una patologia a sé stante per la quale è necessario intraprendere strategie differenti sia dal punto di vista chirurgico sia attraverso un lavoro di equipe con un approccio multidisciplinare”. Il tumore del colon-retto è al secondo posto tra i carcinomi più frequenti, con una percentuale d’incidenza sulla popolazione del 13% nell’anno in corso.
Infine, un approfondimento è dedicato anche al vasto mondo della chirurgia della parete addominale. Il trattamento delle ernie e dei laparoceli è sicuramente uno degli interventi più frequentemente eseguiti nelle strutture ospedaliere italiane. Queste patologie interessano tutte le età e la loro larga diffusione, con conseguente grande volume di interventi, comporta un significativo impatto socio-economico. “In questo campo sono stati compiuti importanti passi in avanti – ribadisce il presidente della Sic Paolo De Paolis – dalla diffusione dell’uso della laparoscopia, all’avvento della robotica e di macchinari ad alta sofisticazione tecnologica e materiali innovativi. Questi strumenti permettono di operare riducendo i rischi per il paziente e garantendo per lo stesso un decorso post operatorio più veloce e sereno”.