Salute 19 Ottobre 2020 09:32

Chiusura scuole in Campania, i pediatri: «Più pericolosi gli incontri per strada o in casa»

Giuliano (Simpe Campania): «Sbagliato colpire l’istruzione, l’impatto delle scuole nei contagi è minimo». Mele (Simpe nazionale): «Atto dovuto, ma evitare che la chiusura della scuola generi ulteriori occasioni di assembramento»

Chiusura scuole in Campania, i pediatri: «Più pericolosi gli incontri per strada o in casa»

Alla fine è arrivato, puntuale dopo aver sfondato il muro dei mille positivi giornalieri, il giro di vite annunciato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca per contrastare la seconda ondata di coronavirus: nella serata di giovedì scorso la firma dell’ordinanza che prevede la chiusura di due settimane per le scuole di ogni ordine e grado e degli atenei (tranne per il primo anno) in tutta la Regione. Poi, il giorno successivo, il dietrofront su scuole dell’infanzia e nidi, che resteranno quindi aperti.

Una decisione, quella di sacrificare almeno momentaneamente le attività scolastiche in presenza, sicuramente sofferta ma altrettanto impopolare, che ha scatenato il disappunto, oltre che dei genitori, anche delle istituzioni, in primis del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo la quale si configurerebbe un conflitto di competenze Stato/Regioni. Una decisione, inoltre, che divide l’opinione pubblica e suscita pareri diversi, anche all’interno delle stesse organizzazioni, come nel caso della Società Italiana Medici Pediatri (Simpe).

CHIUSURA SCUOLE CAMPANIA, LA POSIZIONE DI MARIA GIULIANO (SIMPE CAMPANIA)

Per la presidente della Simpe Campania, Maria Giuliano, infatti, le misure restrittive decise dal governatore De Luca sarebbero, oltre che ingiustificate sul piano sanitario e di prevenzione, assolutamente deleterie da un punto di vista sociale ed educativo. «Gli studi hanno dimostrato che l’impatto delle scuole nella diffusione dell’epidemia è, in percentuale, trascurabile. Anche perché le scuole hanno messo in atto protocolli e misure di sicurezza efficaci. Viceversa, rappresentano un problema tutte le occasioni, come feste e vita sociale, che possano dar vita ad assembramenti».

Ed è evidente che, se bambini e ragazzi non frequentano la scuola, sale la probabilità che si incontrino per strada, a gruppi, che si riuniscano in casa, generando situazioni molto più a rischio rispetto al frequentare la scuola.

«Quel che è certo – continua Giuliano – è che la didattica a distanza produrrà delle lacune formative enormi in una intera generazione. Nella nostra Regione il problema andava affrontato a monte: perché colpire la scuola, quando è evidente che il settore trasporti è atavicamente in affanno, ed è proprio su autobus e metro affollate che il virus trova terreno fertile? Perché colpire la scuola se la gestione dei rifiuti lascia ancora a desiderare e si sa che i rifiuti per strada sono correlati alla diffusione delle epidemie?».

L’OPINIONE DI GIUSEPPE MELE (PRESIDENTE SIMPE NAZIONALE)

Secondo il presidente Simpe nazionale Giuseppe Mele, invece, «la decisione in questione era probabilmente un atto dovuto visti i numeri degli ultimi giorni in Campania, e non è escluso che le altre Regioni più duramente colpite dal virus possano, nei prossimi giorni, stabilire le stesse misure. I bambini e i ragazzi, proprio perché spesso asintomatici, rischiano di diventare veri e propri untori».

Ma anche per Mele, tuttavia, il pericolo più grande è rappresentato da tutte quelle attività che i ragazzi faranno anche e soprattutto perché non andranno a scuola. «È evidente – continua Mele – che se poi i ragazzi si incontreranno coi loro amici al pub, siamo punto e a capo. Ma sono sicura che De Luca avrà pensato anche a questo. Un altro aspetto molto importante della questione – aggiunge – è la necessità di attuare dei correttivi sociali ed economici affinché queste misure sanitarie non gravino troppo sul bilancio delle famiglie. Bisogna insomma riconsiderare per intero il mondo del lavoro e le sue dinamiche – conclude Mele – favorendo e aumentando, innanzitutto, il ricorso allo smart working».

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Rientro a scuola: dai pediatri consigli per ritornare sereni tra i banchi
Mai saltare la colazione ed evitare l'uso dello smartphone prima di andare a dormire. Sono due dei principali consigli diffusi dai pediatri della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), rivolti agli oltre 8 milioni di bambini e ragazzi che tra meno di una settimana ritorneranno a scuola
Svezzamento, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione dell’olio extravergine già dai sei mesi
Dalla collaborazione tra FIMP-Coldiretti-Unaprol-Fondazione Evooschool un progetto formativo rivolto ai Pediatri di Famiglia che offre indicazioni pratiche da trasferire ai genitori per aiutarli nella scelta di prodotti che garantiscono la salute di bambini e ragazzi. Secondo l’indagine realizzata dalla FIMP, il 94% dei Pediatri ritiene utile o necessaria una maggior formazione sui valori nutritivi dell’olio EVO e sui benefici di salute nell’età evolutiva, e oltre l’80% si dichiara interessato ad acquisire competenze specifiche sul tema 
Streptococco, test rapidi e antibiotici: ecco la guida dei pediatri SIP
All'aumento dei casi di streptococco e all'attuale carenza di antibiotici in Italia la Società italiana di pediatria (SIP) ha risposto con una guida semplice e pratica per affrontare il batterio. Messa a punto dal Tavolo Tecnico Malattie Infettive e Vaccinazioni della SIP, guidato da Susanna Esposito
Rivoluzione digitale in Sanità, la Campania ai blocchi di partenza nonostante le difficoltà
«La pandemia ha scaldato i motori dell’innovazione, ora sotto con la sfida del PNRR»
Pediatri, medici del 118, guardie mediche: la carenza di camici bianchi investe il Molise
Nella regione si registra una grave carenza di pediatri ospedalieri e il Punto nascite di Isernia rischia di chiudere. Crudele (OMCeO Isernia): «Non bisogna fare avvisi per sei mesi a tempo determinato, ma concorsi che diano una stabilità». De Gregorio (OMCeO Campobasso): «La coperta è corta, abbiamo troppe sedi di guardia medica»
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"