L’attore che ha interpretato il super eroe della Marvel Thor ha dichiarato di aver scoperto di avere una maggiore predisposizione all’Alzheimer dopo aver fatto una serie di test genetici previsti per la docuserie Limitless. I risultati lo hanno portato ad allontanarsi per un po’ dalla scena. Il genetista Novelli sottolinea l’importanza di non considerare i risultati di questi tipi di test genetici come fossero diagnosi
Chris Hemsworth, il celebre attore che ha vestito i panni di Thor, si è preso una pausa dal lavoro dopo aver scoperto di avere un rischio significativamente alto di sviluppare la malattia d’Alzheimer. L’attore australiano, 39 anni, ha eseguito test genetici per la docuserie Limitless diffusa da Disney+. I risultati mostrano che Hemsworth ha ereditato da entrambi i genitori due copie del gene ApoE4, che lo predispone a un maggior rischio di ammalarsi di Alzheimer.
I test hanno confermato la «più grande paura» di Hemsworth, come ha confermato l’attore in un’intervista rilasciata a Vanity Fair. Hemsworth rientra in quel 2-3% della popolazione che ha una probabilità fino a 10 volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer rispetto a chi non ha nessuna delle copie del gene ApoE4. «Il gene APOE, localizzato sul cromosoma 19, codifica per il principale carrier del colesterolo dagli astrociti ai neuroni», spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’Università Tor Vergata di Roma. «L’allele ε4 del gene APOE è associato alla formazione accelerata di depositi di beta-amiloide, il che lo rende uno dei principali fattori di suscettibilità per la malattia di Alzheimer ad insorgenza tardiva, per definizione condizione multifattoriale».
«Non è che abbia dato le dimissioni», ha precisato Hemsworth, il quale ha anche ammesso che lavorare allo show, in cui mette alla prova il suo corpo ed esplora modi per vivere più a lungo e in salute, «ha davvero innescato qualcosa in me che mi ha spinto a voler prendermi un po’ di tempo libero». Ha aggiunto: «Se guardi alla prevenzione dell’Alzheimer, il vantaggio delle misure preventive è che influiscono sul resto della tua vita. Si tratta di gestione del sonno, gestione dello stress, nutrizione, movimento, fitness. Sono tutti gli stessi strumenti che devono essere applicati in modo coerente».
Lo stesso Hemsworth ha chiarito che i risultati di quei test genetici non sono una diagnosi: «Non è un gene predeterministico, ma è una forte indicazione», ha detto. «Dieci anni fa, penso che fosse considerato più determinante», ha aggiunto. «Bisogna però tener conto – spiega infatti Novelli – che non tutti i portatori dell’allele ε4 svilupperanno la patologia e non tutti i malati sono portatori dell’allele specifico. Il test va pertanto eseguito in seguito ad una consulenza genetica che può contestualizzare ed accertare eventualmente l‘utilità dell’analisi. Il rischio è quello di incorrere in reazioni psicologiche avverse in seguito alla comunicazione del risultato in assenza di una adeguata preparazione contestualizzazione delle nozioni molecolari ad oggi disponibili in merito alle forme di decadimento cognitivo, che presentano una base eziopatogenesi nota».
L’attore ha detto che il creatore della serie Limitless, Darren Aronofsky, e uno dei medici dello show, Peter Attia, hanno discusso molto su come riferire i risultati a Hemsworth. Inizialmente era previsto che l’attore ricevesse tutti i risultati in diretta davanti alle telecamere, ma Aronofsky alla fine glieli ha dati in privato. A Hemsworth è stata successivamente data la possibilità di eliminare dallo show tutti i riferimenti all’Alzheimer. Tuttavia, l’attore che pensava fosse importante includere la sua predisposizione genetica alla malattia per poter aiutare il suo pubblico a migliorare la consapevolezza e la comprensione di come intraprendere «misure preventive». «La mia preoccupazione era che non volevo manipolarlo e drammatizzarlo eccessivamente, e trasformarlo in una sorta di l’intrattenimento», ha detto a Vanity Fair. Hemsworth ha anche confermato che suo nonno è attualmente in cura per l’Alzheimer. Ora l’attore tornerà a casa a Byron Bay per trascorrere del tempo con la sua compagna, l’attrice Elsa Pataky, e i loro tre figli.
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