Salute 6 Dicembre 2023 15:24

Ciclo mestruale: se arriva troppo presto aumenta il rischio di diabete e ictus

Nello studio sono state incluse 17.377 donne di età compresa tra 20 e 65 anni. Gli scienziati della Tulane University per condurre la loro ricerca hanno fatto riferimento alle risposte del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) contenente dati dal 1999 al 2018
di I.F.
Ciclo mestruale: se arriva troppo presto aumenta il rischio di diabete e ictus

L’inizio del ciclo mestruale in giovane età è legato ad un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 da adulti. A rivelare questa associazione è una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention &Health da esperti della Tulane University. Ma non è l’unica cattiva notizia: avere il ciclo molto presto, ovvero mestruazioni prima dei 10 anni, potrebbe aumentare il rischio di ictus nelle donne under 65.

La prima mestruazione

Di solito, la prima mestruazione arriva tra i 12 e i 14 anni, ma può verificarsi più precocemente (8 anni) per esempio nelle ragazze sovrappeso, o più tardivamente (16 anni) in quelle sottopeso o che svolgono intensa attività fisica. Comunque i fattori, che possono influire sull’età della prima mestruazione, sono diversi: genetici, climatici, alimentari e socio-economici. Gli scienziati della Tulane University per condurre la loro ricerca hanno fatto riferimento alle risposte del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) contenente dati dal 1999 al 2018. Nello studio sono state incluse 17.377 donne di età compresa tra 20 e 65 anni, che hanno specificato l’età del loro primo ciclo mestruale.

Mestruazioni prima dei 13 anni, i rischi associati

Dell’intero gruppo, 1.773 (10%) hanno riportato una diagnosi di diabete di tipo 2. E di queste, 205 (11,5%) hanno segnalato qualche tipo di malattia cardiovascolare. L’inizio delle mestruazioni prima dei 13 anni è stato associato a un rischio maggiore di diabete di tipo 2. Questo variava dal 32% in più (primo ciclo a 10 anni o prima) al 14% in più (primo ciclo a 11 anni) al 29% in più (primo ciclo a 12 anni). Tra le donne con diabete, un’età più precoce al primo ciclo mestruale era associata a un rischio maggiore di ictus, sebbene non di malattia cardiovascolare in generale.

Ciclo prima dei 10 anni, le conseguenze

Un’età molto precoce al primo ciclo mestruale, 10 o meno anni, era associata a un rischio di ictus più che raddoppiato tra le donne al di sotto dei 65 anni con diabete: 81% maggiore per le donne che hanno avuto il primo ciclo all’età  di 11 anni. “Una spiegazione potenziale dei risultati  potrebbero essere gli ormoni estrogeni: le donne con inizio precoce delle mestruazioni – concludono gli autori dello studio – sono esposte per periodi più lunghi agli estrogeni”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...