Alla Camera il convegno promosso dalle deputate M5S Celeste D’Arrando, Marta Grande e Azzurra Cancelleri. In apertura l’intervento del Presidente della Camera Roberto Fico
«Confido che il Parlamento continuerà a riservare la massima attenzione ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che, come dimostrano i dati molto preoccupanti in materia, sono un importante problema di salute pubblica e, più in generale, sociale». Con queste parole il Presidente della Camera Roberto Fico ha aperto il convegno “I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione tra nuove misure legislative e percorsi di riabilitazione – Prospettive per affrontare un’epidemia sociale” che si è svolto alla Camera, presso la Sala Conferenze di Palazzo Theodoli, in occasione Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, promosso dalle deputate del MoVimento 5 stelle Celeste D’Arrando, Azzurra Cancelleri e Marta Grande.
All’evento sono intervenuti rappresentanti delle associazioni, delle famiglie, persone che hanno vissuto e superato il problema, professionisti sanitari e rappresentanti delle istituzioni. Tra loro Stefano Tavilla, presidente onorario dell’associazione “Mi nutro di Vita”, Caterina Bini, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Leonardo Mendolicchio, specialista in cura di disturbi alimentari, la senatrice Maria Rizzotti, Silvia Della Casa, endocrinologa, Debora Colson, psicoterapeuta, Mariella Falsini, presidente Perle onlus, il presidente di “Mi Nutro di vita” Sebastiano Ruzza e la giovane Carlotta Fiasella. Hanno moderato le giornaliste Agnese Buonomo e Valentina Ruggiu.
Nel corso del convegno si è parlato delle ultime misure introdotte in sede di legge di Bilancio, del ruolo della rete e social media, delle proposte di legge in materia depositate in Parlamento, della necessità di formare familiari e personale sanitario e e del ruolo fondamentale delle famiglie nel contrastare patologie che rappresentano una vera e propria piaga sociale perché incidono non solo sulla salute ma anche su lavoro, socialità e affetti.
«Siamo qui per rivendicare il diritto di cura che poi è un diritto alla vita. È molto importante aver trovato coesione tra i rappresentanti istituzionali. Queste istanze non hanno colore se non il lilla del fiocco, un simbolo che speravo fosse sinonimo di aggregazione. C’è bisogno di investimenti importanti, perché si tratta di patologie che spesso riguardano i più giovani che sono il nostro futuro» ha spiegato Stefano Tavilla, presidente dell’associazione “Mi nutro di Vita”.
«Chi soffre di questi disturbi non deve essere mai più invisibile. Un primo significativo cambio di passo c’è stato nel corso della legge di Bilancio 2022 quando, grazie a un impegno bipartisan, è stato stabilito l’ingresso dei disturbi del comportamento alimentare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in una categoria autonoma rispetto alla salute mentale e la creazione di un Fondo per il contrasto dei disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione con una dotazione di 15 milioni di euro per il 2022 e 10milioni per il 2023. È l’inizio di un cammino con cui lo Stato si impegna a garantire aiuto e vicinanza alle famiglie e a chi soffre, un cambiamento di paradigma atteso da tempo» spiegano le deputate M5S Celeste D’Arrando, Marta Grande e Azzurra Cancelleri.
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