L’intervista al professor Claudio Ferri, Direttore del centro per l’ipertensione arteriosa e prevenzione cardiovascolare dell’Università de L’Aquila
Abbassare i livelli di colesterolo LDL è la strategia più efficace per contrastare le malattie cardiovascolari. Ma nella pratica clinica, si riescono a portare a target LDL i pazienti a rischio alto e molto alto? «Nella pratica clinica di un centro specializzato come il nostro, l’obiettivo terapeutico si raggiunge al 90%» spiega Claudio Ferri, Direttore del centro per l’ipertensione arteriosa e prevenzione cardiovascolare dell’Università de L’Aquila.
L’importante è rispettare l’aderenza terapeutica per garantire il buon esito della cura. «L’aderenza terapeutica viene migliorata coinvolgendo il paziente – prosegue Ferri – e semplificando gli schemi terapeutici. Oggi abbiamo la possibilità di avere farmaci cosiddetti di combinazione: il paziente assume una singola pillola ma in realtà assume almeno due principi attivi contro il colesterolo LDL».
L’alta aderenza terapeutica, anche in tempo di pandemia, è fondamentale per curarsi efficacemente: «È triste e tragico vedere tanti morti per Covid – conclude il professore – ma non potranno mai pareggiare ed equiparare i 240 mila morti per patologie cardiovascolari che ci sono ogni anno in Italia».
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