Per ridurre il colesterolo LDL bisogna migliorare l’aderenza terapeutica. Franco Pazzucconi (Niguarda): «Già a sei mesi dall’inizio della terapia con statina il 50% dei pazienti abbandona. A 12 mesi siamo al 60%»
Nella pratica clinica, si riesce a portare a target di colesterolo LDL solo il 20-25% dei pazienti a rischio alto e molto alto. Il motivo principale? «Si tratta di pazienti che hanno più di una patologia – spiega Franco Pazzucconi, medico del centro dislipidemie dell’ospedale Niguarda di Milano – richiedono una politerapia e sono costretti ad assumere uno spropositato numero di pillole al giorno».
Le strade da percorrere, per ovviare al problema, sono due: la polipillola e la compliance terapeutica. «La polipillola contiene 2-3 principi attivi con una sola somministrazione – prosegue Pazzucconi – poi, bisogna rendere complice e partecipe il paziente sulla terapia, motivarlo. Alcune statistiche hanno dimostrato che già a sei mesi dall’inizio della terapia con statina il 50% dei pazienti abbandona – precisa Pazzucconi -, a 12 mesi siamo al 60%».
I valori di colesterolo LDL da raggiungere per i pazienti a rischio alto e molto alto sono molto bassi, al di sotto di 55mg decilitro o di 70mg decilitro. «Nel caso in cui questo non sia possibile – conclude il medico – si richiede di provare almeno ad arrivare al 50% di riduzione del colesterolo LDL».
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