Il professor Calabrò (cardiologo): «I livelli di colesterolo LDL per queste categorie di pazienti devono essere inferiori ai 55 mg/dl. Ci aspettiamo grandi risultati dai nuovi farmaci»
Per i pazienti a rischio cardiovascolare alto e molto alto i livelli di colesterolo LDL devono essere ancora più bassi rispetto a qualche anno fa. A stabilirlo, le linee guida presentate al Congresso della European Society of Cardiology lo scorso anno, che hanno abbassato a meno di 55 mg/dl i livelli di colesterolo LDL e previsto una riduzione superiore al 50% rispetto ai livelli basali.
Il professor Paolo Calabrò, Direttore di Cardiologia presso l’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, spiega: «I pazienti a rischio alto e molto alto hanno già avuto un evento cardiovascolare. Corre un rischio particolarmente alto, poi, chi, nonostante sia in trattamento e abbia un livello di colesterolo vicino ai target, subisce un ulteriore evento vascolare. Inoltre, ci sono i soggetti con diabete e danno d’organo che caratterizzano una popolazione particolarmente a rischio elevato cardiovascolare».
«Per tutti questi pazienti – continua Calabrò – le linee guida suggeriscono un trattamento con farmaci ipocolesterolemizzanti e raccomandano una terapia di associazione con altri inibitori del colesterolo e l’impiego di nuovi farmaci. È proprio da questi ultimi che ci aspettiamo grossi risultati per il trattamento dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare», conclude.
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