Salute 13 Novembre 2020 12:38

Con l’inverno e la seconda ondata, come gestire i sistemi di riscaldamento?

L’Ecdc ha raccolto gli studi messi a punto finora sulla gestione della ventilazione nei luoghi chiusi: le quattro raccomandazioni per evitare la trasmissione del virus

Con l’inverno e la seconda ondata, come gestire i sistemi di riscaldamento?

Nonostante i quasi 12 mesi di convivenza, di Covid-19 sappiamo ancora molto poco. Sappiamo che è una malattia respiratoria, che si diffonde tramite droplets (goccioline) che i soggetti infetti emettono nell’aria quando parlano, cantano, ridono o mangiano. Sappiamo che gli spazi chiusi e poco ventilati sono un ambiente fertile per i contagi, ma che anche i luoghi aperti possono creare un pericolo se estremamente affollati.

Con una raccolta di esperimenti e ricerche provenienti da vari luoghi del mondo, l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha analizzato l’importanza del ruolo dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata nel depotenziare la trasmissione del virus. Dal lavoro sono venuti fuori quattro interventi non-farmaceutici che dovrebbero essere considerati per gestire la trasmissione via aerea nei luoghi chiusi.

IL CONTROLLO DELLE FONTI DI COVID-19 NEGLI SPAZI CHIUSI

Il primo, che potrebbe sembrare lapalissiano, risulta comunque l’intervento ad oggi più efficace. Evitare, cioè, in ogni modo che persone positive abbiano accesso a luoghi chiusi in cui possano trovarsi individui sani. L’Ecdc ribadisce quindi che il controllo della temperatura corporea e di possibili sintomi prima di permettere a chiunque di accedere ad un ospedale, ufficio, ristorante o bar resta essenziale per la sicurezza di tutti. Ma anche l’educazione dei singoli soggetti a non esporsi a situazioni potenzialmente rischiose se si ha una sintomatologia riconducibile alla malattia è la prima soluzione a cui ricorrere.

LE REGOLE NEGLI SPAZI CHIUSI VENTILATI ARTIFICIALMENTE E NATURALMENTE

Mai come in questo momento, gli amministratori degli edifici coinvolti dovrebbero verificare e assicurare la manutenzione dei sistemi di ventilazione, con la pulizia e il ricambio dei filtri necessari. Non sono però necessari ulteriori cicli di manutenzione relativi a Covid-19, l’importante è che il controllo standard venga assicurato. In ogni luogo il numero minimo di ricicli d’aria per 60 minuti deve essere assicurato secondo i regolamenti singoli degli edifici, ma aumentare questa quota può efficacemente ridurre il rischio di trasmissione del virus.

Aprire finestre e porte negli spazi a ventilazione naturale dovrebbe essere una pratica studiata in base all’edificio e alle stanze. Volume, dimensione e numero di aperture di una stanza, attività esercitate al suo interno, condizioni climatiche e comfort dei presenti sono elementi importanti per la valutazione. Quando possibile, misurare il livello di anidride carbonica e tenerlo tra gli 800 e i mille ppm può assicurare ventilazione sufficiente. Anche le opzioni di “risparmio energetico” dovrebbero essere studiate, in quanto l’interruzione programmata di ventilazione decisa da un timer potrebbe influire sul rischio di trasmissione.

Il flusso di aria dovrebbe sempre essere deviato dal puntare direttamente a gruppi di individui, per evitare di diventare a sua volta veicolo di trasmissione da infetti a sani. Per esempio, in un supermercato, i cassieri dovrebbero sempre essere fuori dalla portata del flusso di aria, in quanto non si spostano mai dalla loro posizione e potrebbero intercettare i droplets.

Cambiare i setting di temperatura e livello di umidità, magari aumentando il freddo, il caldo rispetto allo standard, non sono misure consigliate. I depuratori invece, possono sì essere una soluzione ma bisognerebbe studiare bene su quale parte delle stanza interviene effettivamente lo strumento.

CONTROLLI AMMINISTRATIVI

Ridurre il numero di persone presenti negli spazi chiusi e stabilire una durata massima di permanenza è un’ottima strategia per gestire gli spazi chiusi. Smart-working e e-learning vanno per questo sempre implementati nei sistemi già presenti, quando possibile.

SINGOLI COMPORTAMENTI CORRETTI

Infine, tutte le strategie messe in moto per regolare i sistemi di ventilazione sono comunque inutili, ribadisce l’Ecdc, se i singoli non osservano i corretti comportamenti che da mesi guidano le nostre vite. Distanziamento fisico, corretta igiene delle mani, uso delle mascherine e una opportuna “etichetta respiratoria” aiutano più di qualsiasi altra cosa.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Dall’Europa sì a quarta dose per over 60, a settembre i vaccini aggiornati
L'EMA e l'ECDC ufficializzano la loro raccomandazione di estendere la quarta dose agli over 60, almeno 4 mesi dopo la precedente. Nel frattempo confermano la possibile approvazione dei vaccini aggiornati in autunno
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...