I due cantanti all’evento benefico della fondazione Gruppo San Donato per porre l’attenzione sull’importanza della ricerca sulle malattie cardiovascolari. Pezzali: «Non sono ipocondriaco, ma…». Arisa: «Ho cura della mia salute grazie ad Eros Ramazzotti»
All’invito di Max Pezzali e di Arisa hanno risposto davvero in tanti ieri sera al teatro degli Arcimboldi di Milano per il concerto del cuore, un evento benefico della fondazione Gruppo San Donato per porre l’attenzione sull’importanza della ricerca in tema di malattie cardiovascolari. A salire sul palco, anche Bianca Atzei, Federica Carta, Paola Iezzi, Enrico Nigiotti, The Kolors e Virginio, guidati dalla simpatia di Katia Follesa e Angelo Pisani.
«Sostenendo questa ricerca si possono ottenere grandi risultati – ha commentato Max Pezzali durante le prove –. Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci permette di fare progressi rapidi in pochissimo tempo. Quindi dobbiamo sostenerla».
«Non sono ipocondriaco – risponde il cantante ai nostri microfoni quando gli chiediamo del suo rapporto con la salute – ma faccio controlli regolari e sto attento per famigliarità ai punti deboli che devono essere controllati di più. Mi piace uscire dal laboratorio medico sapendo che tutto sta andando bene, è una bella sensazione perché credo che grazie alla prevenzione si possano evitare danni gravi nel tempo, anche semplicemente agendo con le tempistiche giuste».
Sul palco degli Arcimboldi Max Pezzali ha cantato insieme ad Arisa Come Mai, « un lento d’amore che ricorda chi ha vissuto il sentimento negli anni ’90 e rappresenta il cuore come sede di sentimenti e come grande pompa di sangue».
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«Io faccio in media un check up all’anno – aggiunge Arisa -. Mi controllo grazie ad Eros Ramazzotti, che mi ha instradato in questo percorso. Faccio un controllo capillare una volta ogni dodici mesi così che, quando sento qualche dolore, posso stare tranquilla. Ho 37 anni e mi controllo con la convinzione che occorre essere previdenti, volersi bene, avere cura di sé stessi e della propria salute».
In che modo? «In questo periodo, ad esempio – continua – sto prendendo la vitamina D e la vitamina C e poi faccio le inalazioni alle terme di Milano per liberare le vie respiratorie. Poi in realtà dovrei anche andare in palestra, ma non lo faccio; dovrei mangiare meglio, ma non riesco… nessuno è perfetto».
Ed è proprio degli 883 la canzone del cuore della cantante: «Il primo CD che ho ricevuto è stato quello con la canzone Grazie Mille, che canto sempre quando sono triste, perché è giusto non dimenticare ciò che la vita ci ha donato».