Salute 14 Giugno 2019 10:41

Congresso Dermatologia, per il melanoma la speranza arriva dalla Microscopia Laser Confocale: diagnosi precoci e riduzione dei costi

Parla il presidente del Congresso, il professor Giovanni Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia: «Questa tecnologia permette di fare un esame della pelle non invasivo, con immagini che hanno la stessa risoluzione dell’istologia, in grado di farci vedere cellule atipiche e alterazioni della struttura che possono far sospettare la presenza di melanoma». Poi il consiglio: «Bisogna avere attenzione e cura di sé. Se uno nota qualcosa di strano, qualcosa che non riconosce spesso è benigno, ma nel caso non lo fosse, è meglio diagnosticarlo presto»
di Federica Bosco
Congresso Dermatologia, per il melanoma la speranza arriva dalla Microscopia Laser Confocale: diagnosi precoci e riduzione dei costi

La dermatologia cambia “pelle”: tante le novità presentate al 24° Congresso Mondiale di Dermatologia che si svolge al Mi.Co di Milano dal 10 al 15 giugno. Un appuntamento che ha portato nel capoluogo lombardo i migliori esperti del settore che hanno presentato nuovi farmaci per la cura di malattie infiammatorie e nuove tecnologie non invasive per la diagnosi sempre più precoce del cancro alla pelle, come la Microscopia Laser Confocale. Duplice il risultato: più sopravvivenza e meno costi sanitari, come ha rimarcato nel suo intervento il presidente del congresso, il professor Giovanni Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia. 

«È la prima volta che viene fatto uno studio così preciso e impegnativo, in questo modo possiamo togliere meno nei e più melanomi con un risparmio di circa 200mila euro ogni anno per il sistema sanitario nazionale. – spiega il professor Pellacani – l’avanguardia per i tumori della pelle, in particolare del melanoma, è la Microscopia Laser Confocale, una tecnologia che consente di avere una diagnosi molto vicina a quella istologica perché permette di fare un esame della pelle non invasivo, con immagini che hanno la stessa risoluzione dell’istologia, in grado di farci vedere cellule atipiche e alterazioni della struttura che possono far sospettare la presenza di melanoma. Con questa tecnologia siamo in grado di fare diagnosi molto precoci, ma anche molto precise, quindi evitando l’altissimo numero di asportazioni benigne che avremmo altrimenti dovuto fare, perché si presentavano brutte e atipiche».

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Il futuro cosa ci riserverà in questo ambito?

«Di sicuro queste tecnologie verranno estese a tutta la dermatologia, ora sono concentrate nei centri di riferimento, nelle cliniche universitari, negli istituti di ricerca. Ovviamente con nuovi lavori, nuove disponibilità di tecnologie sempre più veloci ed efficaci, queste dovranno passare all’utilizzo comune del dermatologo in ogni situazione clinica».

Un consiglio per chi ci segue?

«In prossimità dell’estate la protezione della pelle è fondamentale, di sicuro è necessario evitare le scottature, ovvio, ma doveroso ricordarlo. L’altro consiglio è avere attenzione e cura di sé. Se uno nota qualcosa di strano, qualcosa che non riconosce spesso è benigno, ma nel caso non lo fosse, è meglio diagnosticarlo presto».

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