Fenomeno sempre più in crescita in particolare nelle fasce giovanili. Bambini e adolescenti i soggetti più a rischio di diabete di tipo 2. Necessari interventi sanitari e sociali per contrastarla e arginare l’impatto economico su Ssn. Il tema al centro del Congresso SIE
L’obesità è stata un tema centrale al Congresso Sie 2019 che si è chiuso lo scorso week end. Un problema sempre più sentito in Italia dato che secondo gli ultimi dati del rapporto Osservasalute un terzo della popolazione maggiorenne (35%) è in sovrappeso mentre l’11% è obesa.
«Di fatto l’obesità presenta almeno due aspetti differenti – ha spiegato il professor Andrea Lenzi past presidente SIE e professore di Endocrinologia dell’Università La Sapienza di Roma ai microfoni di Sanità Informazione – da un lato abbiamo il tessuto adiposo, che è di fatto una ghiandola endocrina, forse la ghiandola endocrina più grande di tutto l’organismo perché diffusa dappertutto, e dall’altra parte gli ormoni che contribuiscono al mantenimento di una corretta quantità di rapporto massa magra-massa grassa quindi muscoli rispetto al tessuto adiposo che, ricordiamo, è essenziale per la vita umana dunque deve esserci. Per spiegare in maniera semplice, dico sempre che gli ormoni sono delle parole chimiche che vengono sussurrate all’orecchio delle cellule e ai loro recettori. Oggi però si ha a che fare con numeri spaventosi che richiedono assolutamente attenzione».
Ampio spazio ai giovani professionisti ed all’aggiornamento clinico, il presidente Sie: «Simposi di formazione per interagire con i maggiori specialisti del settore e sessioni dedicate alla presentazione delle migliori ricerche in endocrinologia»
Negli anni, la Società Italiana di Endocrinologia ha dedicato ampia attenzione a questo enorme problema sanitario e adesso più che mai. Attualmente la dimensione del problema rappresenta una vera e propria emergenza sia a livello sanitario, per le conseguenze dirette sulla salute dell’organismo, sia a livello sociale, a causa degli elevati costi che in Italia costituiscono circa il 7% della spesa totale sanitaria.
«L’obesità ha raggiunto elevate dimensioni soprattutto nelle città, che una volta rappresentavano una sorgente di miglioramento della qualità di vita e che oggi invece sono patogene a causa degli stili di vita che impongono – ha aggiunto il professor Lenzi – per combattere questo fenomeno stiamo lavorando con un gruppo di lavoro, composta da esperti che non sono solo medici, che si dedica alla salute nelle città nella struttura Health City Institute al fine di contrastare le dirette conseguenze di questa malattia».