A Napoli l’assise del Sindacato Medici Italiani aperto dal saluto del Ministro della Salute Giulia Grillo. Affondo contro la corruzione: «Ogni singolo atto corruttivo è un attacco al nostro SSN. Tutti i medici devono essere chiamati a sostenere il merito nella Sanità e a denunciare eventuali episodi che squalificano la categoria»
In 10 anni di tagli alla sanità pubblica, sono stati persi 70mila posti letto. Con un rapporto di 3,7 per mille per abitante, contro il 6 della Francia e l’8 della Germania. La denuncia arriva dal Sindacato dei medici italiani, SMI, che si è riunito a Napoli per il Congresso nazionale. Un Congresso arrivato in un momento delicato per il sindacato che nei giorni scorsi ha subito una drammatica spaccatura tra il gruppo del Segretario Generale Pina Onotri e i seguaci del presidente Lino Puzzonia che ha convocato un contro-congresso a Tivoli negli stessi giorni.
A Napoli è stata approvata per acclamazione la mozione del Segretario e, fanno notare, tutte le fasi del Congresso sono state seguite e verbalizzate dalla presenza di un notaio del Collegio di Napoli. La Onotri è stata riconfermata Segretario Generale.
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Oltre 190 i delegati nazionali, quasi il 60% del totale, che, secondo i vertici SMI, legittimano la linea di fermezza del Segretario Nazionale. Ma al centro del Congresso, aperto dai saluti del Ministro della Salute Giulia Grillo, il delicato momento che vive la sanità italiana. «Il declino della sanità – spiega Onotri – è dovuto, tra le altre cose, ai tagli selvaggi, all’aziendalizzazione, al decentramento, alle privatizzazioni». I numeri parlano da soli, indica lo Smi: «La riduzione dei posti letto con la crisi dei Pronto soccorso e le scene da trincea sono solo la punta dell’iceberg. La realtà è che il lavoro in sanità è sempre più incerto. Nel Ssn il ricorso al precariato è cresciuto tra il 2014 e il 2015 di circa 3.500 unità per complessivi 43.763 lavoratori, tra cui 9.500 medici, 1500 solo in Sicilia». Nel corso del convegno inoltre è stato ricordato che in un futuro molto vicino, il pensionamento del personale sanitario, e il mancato rimpiazzo, (19.000 medici generalisti e 55.000 specialisti), porterà «alla scomparsa dei servizi sanitari per i cittadini».
In apertura dei lavori, la Onotri ha manifestato il suo apprezzato per la scelta di un medico come ministro: «Apprezziamo la nomina di Giulia Grillo a Ministro della Sanità: finalmente un medico dopo anni di oscurantismo!».
«Dobbiamo essere attenti – ha affermato Onotri – e prestare il massimo impegno per portare lo SMI in ogni settore della Sanità: da quello dei medici di assistenza primaria, della medicina in continuità assistenziale, medici del 118, dirigenti sanitari, pediatri e specialisti ambulatoriali, fino a tutto il sistema pubblico e privato sostenendo le nuove importanti responsabilità che il Sistema Paese chiede a tutta la professione medica». Nella relazione, anche un passaggio sul tema della corruzione: «Il sindacato SMI è in prima fila contro il ‘cancro’ della corruzione nel settore della sanità. Ogni singolo atto corruttivo è un attacco al nostro SSN. Tutti i medici devono essere chiamati a sostenere il merito nella Sanità e a denunciare eventuali episodi che squalificano la categoria».