Salute 8 Luglio 2021 13:39

Congresso SOI, Piovella: «Per una cataratta si attende fino a 3 anni. Urgente snellire le liste di attesa»

È stato inaugurato oggi il 18esimo Congresso Internazionale della Società Oftalmologica Italiana. L’innovazione per la chirurgia della cataratta, la terapia intravitreale per il trattamento delle maculopatie e la miopia tra i giovanissimi sono tra i principali argomenti discussi. Il Congresso si concluderà domenica 11 luglio

di Isabella Faggiano

«Nei prossimi 10 anni il numero delle persone cieche in Italia è destinato a raddoppiare». A lanciare l’allarme all’inaugurazione del 18esimo Congresso Internazionale SOI (Società Oftalmologica Italiana) è il presidente Matteo Piovella. «Questo evento, il primo in presenza dall’esplosione dell’emergenza Covid, è focalizzato sulla ripartenza. Sono due i principali impegni che abbiano nei confronti di centinaia di migliaia di pazienti: la chirurgia della cataratta e la terapia intravitreale per il trattamento delle maculopatie». Tematiche di cui discuteranno da oggi, 8 luglio, fino a domenica 11 luglio, oltre 2.500 professionisti in presenza in collegamento diretto con un numero altrettanto cospicuo di specialisti del settore.

Le liste di attesa

«Purtroppo l’oculistica è considerata una specialità di tipo elettivo, tanto che, durante la fase più critica della pandemia, le prestazioni hanno subito una vera e propria battuta di arresto». Uno stop che ha creato liste d’attesa incredibili: «Sono circa 400mila le cataratte non eseguite nel 2020, con un’attesa che, attualmente, arriva fino a 3 anni – spiega il presidente SOI -. La chirurgia della cataratta, oggi, grazie all’impiego delle nuove tecnologie, può essere personalizzata ed adeguata ad ogni singolo paziente, garantendo risultati eccellenti». Anche per il trattamento delle maculopatie l’attesa rappresenta un’enorme criticità da risolvere: «Nel 2020, il 90% del milione di persone affette da questa patologia non sono state trattate», aggiunge Piovella.

Scienza e politica a confronto

Il Congresso sarà un’occasione importante di confronto non solo tra i rappresentati del mondo scientifico, ma anche con le Istituzioni: «La prima giornata di lavori – dice il presidente Piovella – si concluderà con una tavola rotonda che vedrà protagonisti il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, il Direttore della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il Direttore della Programmazione Sanitaria presso il Ministero della Salute, Andrea Urbani».

L’innovazione è un “lusso” per pochi

Le liste di attesa da snellire non rappresentano l’unico nodo da sciogliere: «Siamo una specialità in continua evoluzione che ha difficoltà a trasferire nella pratica clinica queste cure innovative che salvano la vista ai pazienti – racconta Piovella -. Disponiamo di tecnologie avanzatissime, in continua evoluzione, che garantiscono risultati eccezionali. Purtroppo, però, l’accesso è ancora troppo limitato: dei 650mila interventi stimati nel 2019 solo nell’1% dei casi sono stati utilizzati questi metodi all’avanguardia. A nostro avviso, però, che le persone affette da maculopatia non abbiano accesso alle migliori cure è dovuto solo ad una serie di ragioni che consideriamo burocratiche e quindi risolvibili».

La vista invecchia a 40 anni

Donne e uomini sempre più longevi hanno il diritto di poter accedere ai migliori trattamenti e il dovere di prendersi cura della propria vista, per evitare di trascorre gli ultimi anni della propria vita in una condizione di cecità parziale o assoluta. «Gli occhi cominciano ad invecchiare a quarant’anni e se, in media, le persone hanno davanti a se altrettanti anni da vivere, allora – sottolinea Piovella – dovranno necessariamente occuparsi della salute della vista. L’occhio ha un meccanismo, forse, più sofisticato del nostro cervello e sicuramente più elaborato del cuore».

Giovani e miopia

Gli specialisti riuniti in occasione del Congresso si occuperanno anche delle problematiche che colpiscono i più giovani. «Tra i ragazzi dagli 8 ai 13 anni è importante non sottovalutare la miopia che nei paesi asiatici è arrivata a colpire il cento per cento dei giovani – dice il presidente SOI -. La preoccupazione è quella di evitare che la miopia elevata a 50-60 anni faccia perdere la vista. Abbiamo quindi messo a punto linee guida per tutelare i nostri pazienti fin da bambini».
La vista, dunque, è un bene prezioso da difendere a tutte le età: «E, purtroppo – conclude Piovella, ci rendiamo conto del suo vero valore solo quando la stiamo per perdere».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Maculopatie, arriva a Roma la campagna Roche con screening della vista gratuiti
«Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino», la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare la degenerazione maculare legata all’età umida (nAMD) ed edema maculare diabetico (DME), arriva a Roma per la sua seconda tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver
Giornata mondiale della vista, il 20% degli over 65 ha un problema e non lo sa
Quasi una persona con più di 65 anni d'età su 4 credono di vedere bene, ma in realtà presentano i segni iniziali di patologia della vista molto gravi. A lanciare l'allarme è stata l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, IAPB Italia Onlus, in vista della Giornata Mondiale della Vista che si celebra il 12 ottobre
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Premio Società oftalmologica italiana a Isabella Faggiano di Sanità Informazione
E' prevista per domani la consegna del premio Soi (Società oftalmologica italiana) ad Isabella Faggiano, giornalista medico-scientifica di Sanità Informazione. Si tratta di un prestigioso riconoscimento, rivolto ai professionisti della comunicazione che si sono distinti per il loro lavoro di divulgazione sul tema dell'oftalmologia
di Redazione
Arturo, ecco perché la sorella di Omicron colpisce gli occhi e i bambini
La nuova variante XBB 1.16, ribattezzata Arturo, è attualmente responsabile dell'aumento di contagi e infezioni Covid-19 in India. E' caratterizzata da un sintomo raramente presente nei contagi da altre varianti Omicron, la congiuntivite
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...