Salute 13 Ottobre 2020 12:26

«Contro il Covid non siamo stati eroi: impariamo dagli errori per affrontare la seconda ondata». Intervista a Riccardo Iacona

Il noto giornalista è autore del libro “Mai più eroi in corsia. Cosa ha insegnato il coronavirus al Ssn”. E sui negazionisti: «C’è una parte che fa politica su questa emergenza in maniera abbastanza orripilante»

«Ho voluto scrivere una sorta di libretto di istruzioni per capire in profondità la sfida che il Covid ha lanciato al nostro Ssn. Come affrontare la nuova ondata? Con prevenzione, socio-sanità e implementazione della medicina che ha subito tagli negli ultimi anni». Con queste parole il giornalista Riccardo Iacona spiega ai nostri microfoni cosa lo ha spinto a scrivere il libro “Mai più eroi in corsia. Cosa ha insegnato il coronavirus al Ssn”, in cui ripercorre la cronaca dei mesi più difficili dell’emergenza Covid a partire dal 21 febbraio, giorno in cui è stato ricoverato il primo paziente italiano. Un libro che potrebbe essere utile anche a chi non crede a quel che sta succedendo e al grido di “non vogliamo una dittatura sanitaria” protesta in piazza perché contrario all’uso delle mascherine o ai provvedimenti restrittivi previsti dal governo. Di loro Iacona pensa che «esiste una fetta di Italia che fa politica su questa emergenza in maniera abbastanza orripilante».

Lei ha scritto un libro che parla del Covid e del lavoro degli operatori sanitari durante l’emergenza. Perché ha sentito il bisogno di scriverlo?

«Ho scritto un libro soprattutto per cercare di capire cosa è successo, quali sono stati gli errori commessi tra fine febbraio e aprile, in modo tale da provare a non ripeterli più. L’ho chiamato “Mai più eroi in corsia” perché volevo smontare l’immaginario in cui siamo stati quelli che, a mani nude, sono riusciti a contenere il problema. No, non siamo riusciti a contenere benissimo la situazione e ora dobbiamo stare molto attenti a quel che succederà nelle prossime settimane. In sostanza, questo libro è una sorta di libretto di istruzioni per capire in profondità qual è la natura della sfida che il coronavirus ha lanciato al Servizio sanitario nazionale. Posso concentrare il succo in tre parole: prevenzione, socio-sanità e implementazione di tutta quella medicina “negletta” che ha subito tagli negli ultimi anni e che è l’unica arma che abbiamo per contenere l’epidemia sul territorio. Ad oggi, i servizi sanitari regionali sono già sotto stress e stanno per arrivare settimane durissime. Questa risposta va data subito, perché è vero che noi dobbiamo essere bravi e indossare le mascherine ma dobbiamo anche avere dei servizi sanitari regionali che, di fronte all’aumento dei casi, siano in grado di fare tamponi, tracciare i positivi, assistere a livello domiciliare e isolare. Per fare questo ci vogliono uomini, non lo si può fare online. Ci vogliono soldi che vanno impiegati subito. Già vediamo regioni in difficoltà. Anche il tema dei tamponi è un argomento critico, visto che le risposte arrivano dopo giorni. Ecco, se facciamo così poi rischiamo che la situazione vada fuori controllo. Rischiamo di rivivere quel che è successo il 21 febbraio quando è arrivato il primo paziente, Mattia, all’ospedale di Codogno, e improvvisamente abbiamo scoperto che la base del contagio era già talmente grande che era impossibile fare qualsiasi tracciamento epidemiologico. Abbiamo già dovuto chiudere il Paese. Non vogliamo chiuderlo più».

Contemporaneamente alla manifestazione della Cgil, che lei ha moderato, in un’altra piazza di Roma hanno manifestato i “negazionisti”. A queste persone lei consiglierebbe di leggere il suo libro per capire meglio la situazione in cui siamo?

«Lo consiglierei certamente. Ma il punto è che quelle persone vanno avanti per partito preso. C’è un certo atteggiamento condiviso da tanti movimenti che si uniscono: ci sono, ad esempio, gli anti-vaccinisti e le frange di estrema destra che parlano di “dittatura sanitaria”. Insomma, c’è una parte che fa politica su questa emergenza in maniera direi abbastanza orripilante. Di sicuro non sono un esempio da seguire: sono persone che stanno mettendo a rischio la salute pubblica».

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato 

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...