Nel report “Estate tranquilla” i Nas denunciano 208 strutture di accoglienza anziani e disabili in tutto il territorio nazionale considerate inadatte. Sono 131 i gestori e dipendenti denunciati, a cui si aggiungono alcuni familiari
Un totale di 1.161 ispezioni portate a termine dai Nas nelle strutture di accoglienza per anziani e disabili, nell’operazione “Estate tranquilla“, d’intesa con il Ministero della Salute, durata da giugno a settembre. Si è trattato di controlli inattesi, fatti in special modo nei giorni festivi e in orali serali o notturni. Con l’obbiettivo di individuare carenze o assenteismo.
Il 20% delle strutture controllate è risultato non conforme alle regole: 208 locali, di cui 18 “gravemente irregolari o totalmente abusive”. È tutto nero su bianco nel report diffuso dai carabinieri per la tutela della salute. Deferiti dall’autorità giudiziaria 131 tra gestori e dipendenti di cliniche private e convenzionate, case di riposo e case famiglia.
Sono accusati di essere responsabili, a vario titolo, di mancata assistenza e abbandono di incapace, esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione di farmaci scaduti e irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro. Come è accaduto in provincia di Reggio Calabria, dove una casa di riposo abusiva era stata ricavata da un hotel in disuso. Il gestore e una dipendente, privi di titolo professionale adeguato, sono stati deferiti. Denunciati anche 19 familiari o tutor che, consapevoli dell’inadeguatezza della struttura, avevano comunque collocato 27 anziani in quella sede.
Ulteriori 206 irregolarità di natura amministrativa sono state rilevate per carenze strutturali e disorganizzazione degli spazi comuni e delle camere, a volte utilizzate oltre il limite della capienza per aumentarne indebitamente il numero di posti letto.
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