Il segretario dei medici di base chiarisce: «Auspichiamo un percorso negoziale rapido e concreto con la Sisac. Non siamo disponibili ad essere assimilati al pubblico impiego solo per i doveri e non per gli stessi diritti». Il ministero ha riattivato il tavolo in materia di medicina generale
Parallelamente alla trattativa per il rinnovo del contratto dei medici, va avanti anche quella per il rinnovo della Convenzione con i Medici di medicina generale, cui provvederà l’integrazione degli atti d’indirizzo. Un dialogo che sembra aver trovato nuova linfa vitale dopo che le Regioni hanno approvato il riparto del Fondo Sanitario 2018, che totalizza un miliardo in più rispetto al 2017, e ha dato anche il via libera all’atto di indirizzo integrativo per il contratto del comparto Sanità.
Nei giorni scorsi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha sollecitato la Sisac inviando una lettera al coordinatore, Vincenzo Pomo, chiedendo «di procedere a un pre-accordo che riconosca alla medicina generale risposte immediate su ricambio generazionale e recupero economico» e soluzioni negoziali per parificare gli standard economici della dipendenza e della convenzionata». Sul tavolo anche la necessità di soluzioni alla vacatio contrattuale e al problema della formazione per le donne in maternità.
Intanto il presidente FIMMG Silvestro Scotti ha incontrato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e gli assessori Antonino Saitta e Massimo Garavaglia, a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni in cui è stato approvato il riparto del Fondo sanitario 2018. «Durante il confronto con le Regioni – ha chiarito Scotti – è stato sottolineato come la medicina generale sia in attesa di recuperare gli arretrati economici dal 2010, e non abbia potuto usufruire dell’adeguamento della vacatio contrattuale riconosciuta ad altri soggetti professionali del Ssn. Sono state verificate le basi economiche per la chiusura di un pre-accordo subito e di un Acn completo entro il 2018, manca solo un percorso negoziale rapido e concreto con la Sisac, che ci auguriamo si concluda in tempi brevi, come è avvenuto per il contratto degli statali e come pare accadrà per il comparto e la dirigenza medica. Non siamo disponibili ad essere assimilati al pubblico impiego solo per i doveri e non per gli stessi diritti».
Novità anche dalla FNOMCEO guidata da Filippo Anelli che ha annunciato ieri che il tavolo tecnico sulle problematiche in materia di medicina generale è stato convocato per la prima decade di marzo. «Ringraziamo il ministro Lorenzin per la grande sensibilità istituzionale e personale – commenta Anelli – dimostrata nei riguardi delle tematiche poste alla sua attenzione. Siamo certi che, in questo clima poco sereno nel quale dobbiamo registrare ogni giorno nuovi episodi di violenza contro i medici, ultimo quello al pronto soccorso di Legnago, Verona, in cui un paziente ha preso a pugni il medico che lo stava visitando, procurandogli gravi lesioni – ricorda Anelli – il ministro vorrà presto attivare un Osservatorio per la sicurezza degli operatori sanitari».