Salute 9 Settembre 2020 09:00

Coronavirus e cariche virali: a dieci anni resta positivo (e in isolamento) per tre mesi con pochissimi sintomi

Due studi dell’Istituto Villa Santa Maria di Como, pubblicati sul Journal of Infection, approfondiscono casi asintomatici fra bambini e adolescenti dimostrando che possono risultare positivi al tampone per lunghi periodi a causa della cariche virali alte

Coronavirus e cariche virali: a dieci anni resta positivo (e in isolamento) per tre mesi con pochissimi sintomi

Bambini e ragazzi che sono stati affetti dal coronavirus, a prescindere dai sintomi dell’infezione da Covid-19, possono risultare positivi al tampone nasofaringeo per periodi lunghissimi a causa delle cariche virali iniziali estremamente alte. È per questo che è importante conoscere le cariche virali nei soggetti positivi – ovvero la concentrazione del virus nell’organismo: perché questo può fare una grande differenza nella gestione della sanità pubblica. Abbiamo approfondito il tema con il professor Enzo Grossi, Direttore Sanitario di Villa Santa Maria, Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza con sede a Tavernerio, in provincia di Como.

Professore, da cosa nasce l’interesse per le cariche virali nei soggetti positivi al coronavirus?

«Noi ci siamo interessati al tema delle cariche virali dopo che alcuni ricercatori in Francia, negli Stati Uniti ma anche in Cina, hanno messo in correlazione i valori della carica virale – cioè quante copie di RNA si possono contare nel campione – con la possibilità di coltivare il virus. Il test, infatti, in realtà, non definisce la presenza del virus ma quella di codici genetici, frammenti di virus che non è detto sia vitale. Dagli studi di laboratorio emerge che se la carica virale è sotto le 10.000 copie di RNA non si riesce mai a coltivare il virus. Questo vuol dire che, soprattutto i soggetti asintomatici con una carica virale bassa, possono essere positivi ma non contagiosi. E questo farebbe un’enorme differenza. E per questo che conoscere i valori di carica virale è un’informazione molto preziosa».

Cosa trattano i due studi che lei ha diretto e che sono stati pubblicati sul Journal of Infection?

«In un primo studio effettuato su una trentina di soggetti abbiamo visto che queste cariche virali oscillavano in maniera marcata nel tempo con la tendenza a ridursi nel tempo. La nostra ipotesi è che, quando la carica virale scende sotto una data soglia – che va stabilita – i soggetti vengono definiti positivi ma in realtà non sono più contagiosi e, probabilmente, non è necessario che siano isolati. Il secondo studio descrive un caso singolo: un bambino di dieci anni del nostro istituto è rimasto positivo per circa tre mesi, aveva all’inizio una carica virale altissima che è scesa piano piano e si è stabilizzata sugli stessi livelli per alcune settimane fino ad azzerarsi».

Quali sono le conclusioni a cui siete arrivati?

«Le conclusioni a cui arriviamo sono due: quando la carica virale si abbassa sotto una certa soglia il soggetto non è più infettivo e si può togliere dall’isolamento. Di conseguenza, sarebbe opportuno, quindi, che i laboratori nel definire un tampone positivo quantificassero la carica virale così come si fa con i comuni esami di laboratori. Questo permetterebbe di gestire meglio le cose a livello di sanità pubblica».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dai pediatri della SIPPS consigli per vacanze sulla neve “a prova di bambino”
In vista delle festività del Natale, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso una serie di indicazioni utili rivolte ai genitori per vacanze in montagna sicure
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Fibromialgia, le Associazioni pazienti in Senato: “Inserimento nei Lea e istituzione di PDTA tra le principali richieste”

AISF ODV E CFU: “Ribadite le richieste di modifica al disegno di legge per soddisfare realmente i bisogni dei pazienti con fibromialgia”
Salute

Obesità, una Commissione Globale propone una revisione della diagnosi: “Ecco quando l’eccesso di peso è patologia”

La Commissione sull’Obesità Clinica raccomanda un nuovo approccio, con più sfumature, nel quale vengono usate in aggiunta al BMI anche delle misure del grasso corporeo – ad e...
di I.F.