Salute 24 Febbraio 2020 19:00

Coronavirus a Milano, parla il dermatologo del Policlinico contagiato: «Il peggio è passato»

«In un primo momento non sono stato sottoposto al tampone perché non rientravo nel protocollo. Poi sabato le direttive sono cambiate e sono risultato positivo al virus». Chiuso, in via precauzionale, il suo reparto e tampone per 4 specializzandi. Ma al Policlinico la situazione è sotto controllo
di Federica Bosco
Coronavirus a Milano, parla il dermatologo del Policlinico contagiato: «Il peggio è passato»

È praticamente guarito il dermatologo del Policlinico di Milano ricoverato domenica scorsa all’ospedale Sacco per una polmonite e risultato positivo al Coronavirus.  Sarebbe dovuto uscire oggi, ma avendo ancora una carica virale attiva potrebbe essere ancora contagioso e dunque la permanenza al Sacco si protrarrà per qualche giorno. La notizia arriva direttamente dal Policlinico che oggi ha comunque deciso di sospendere l’attività ambulatoriale di dermatologia, pur nella convinzione che non ci sia stato alcun contagio.

LEGGI ANCHE: «SIAMO COME SOLDATI AL FRONTE A MANI NUDE». IL GRIDO D’ALLARME DEI SINDACATI: «MANCANO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE»

«Il peggio è passato – dichiara il medico ancora in isolamento attraverso la direzione del Policlinico –. Ora sto bene e non vedo l’ora di tornare a casa. Quando ho avuto i primi sintomi, dieci giorni fa, ho capito che qualcosa non andava quando il malessere generale non passava e sono comparsi i primi sintomi di difficoltà respiratoria. Per scrupolo mi sono rivolto all’ospedale Sacco, e ho fatto bene. In un primo momento non sono stato sottoposto al tampone perché non rientravo nel protocollo rigido previsto dal ministero della Salute».

A ritardare gli accertamenti del medico sono stati infatti alcuni aspetti burocratici. Secondo le disposizioni del protocollo, il dermatologo non rientrava in alcuna tipologia di paziente a rischio: non proveniva dalla cosiddetta zona rossa, non aveva fatto viaggi in Cina o incontrato persone provenienti da quel Paese, quindi nonostante i sintomi influenzali e la difficoltà respiratoria diventata poi polmonite, non è stato sottoposto al tampone. «Sabato scorso le direttive sono cambiate ed allora, nel momento in cui ero in procinto di essere dimesso – riprende il dermatologo del Policlinico – mi hanno fatto il tampone che è risultato positivo. Ora mi sento bene, ma il virus è ancora in circolo, nei prossimi giorni la carica diminuirà fino ad azzerarsi. Quando il tampone sarà negativo e quindi non sarò più contagioso, potrò fare ritorno a casa».  Nel frattempo, la famiglia del medico – che vive a Milano – è stata sottoposta al tampone che è risultato negativo, ma verrà riproposto più avanti.

«Il medico in questione – ci informano dall’ufficio stampa dell’ospedale – è stato all’estero per circa venti giorni nell’ultimo mese per convegni in Grecia e in Germania. La sua permanenza in ospedale si è ridotta a due giorni durante i quali non ha visitato alcun paziente. In via precauzionale sono state fatte decine di tamponi a personale medico e pazienti che hanno manifestato sintomi influenzali e a quattro specializzandi che hanno avuto contatti col medico».

Tutto sembra essere sotto controllo al Policlinico dove, nonostante l’emergenza Coronavirus, il personale riesce a far fronte alla grande mole di lavoro: «Dei 4mila dipendenti solo 14 provengono dalla zona rossa. 12 sono amministrativi e due infermieri. Un numero esiguo che è stato facilmente sostituito in reparto – ci fanno sapere –. Chiudendo l’ambulatorio di dermatologia, poi, gli infermieri possono essere dirottati nei reparti e dunque non siamo in una situazione di emergenza medica. Anche i tamponi non rappresentano un problema. Sono disponibili e vengono effettuati a tutti coloro che manifestano sintomi riconducibili ad un’infezione da Coronavirus».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Quattro interventi record su patologie rare, la fiaba di Natale del policlinico di Milano
Marco Locatelli direttore della neurochirurgia: «Non chiamatemi supereroe, questa è la sintesi di un lavoro di squadra di unità differenti: neurochirurgia pediatrica, terapia intensiva, ginecologia, otorinolaringoiatra, neuroradiologia e chirurgia maxillo-facciale. Tutti hanno contribuito a rendere possibile ciò che sembrava non esserlo»
di Federica Bosco
SARS-CoV-2, Clerici (Uni Milano): «Evolve in modo non favorevole. Vaccino unica arma che abbiamo»
Una ricerca dell’IRCCS Eugenio Medea e dell’Università degli Studi di Milano ha preso in esame più di 800 mila sequenze di SARS-CoV-2
di Federica Bosco
Varianti coronavirus, l’immunologo Abrignani: «Già al lavoro per nuovi vaccini»
Presentato il Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione del virus Sars-CoV-2. Il direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare del Policlinico di Milano: «La sorveglianza epidemiologica continua dei genomi circolanti nel territorio è fondamentale»
di Federica Bosco
Così Israele guida la corsa alla somministrazione dei vaccini anti Covid-19
Luci e ombre della campagna vaccinale a Tel Aviv: «Ma le scorte si stanno esaurendo»
di Tommaso Caldarelli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...