I medici oculisti di Aimo si rivolgono al ministero Speranza: «Pazienti potenzialmente contagiosi affollano nostri Pronto Soccorso»
«Alla luce delle recenti pubblicazioni sul Coronavirus emerge la sua presenza nel sacco congiuntivale anche in assenza di corrispondente altra sintomatologia infettiva. L’occhio attraverso la congiuntiva quindi, è una via di ingresso dell’infezione virale» precisa l’Aimo (Associazione italiana dei Medici Oculisti) in una nota.
«Per questo, chiediamo con urgenza che chi di competenza, il ministro della Salute, i governatori delle Regioni, i direttori generali e i direttori sanitari delle ASL intervengano affinché venga tutelata la salute dei medici, degli infermieri e dei pazienti che quotidianamente affollano i nostri pronto soccorso e ambulatori oculistici» spiegano gli oculisti di Aimo.
Secondo l’AIMO, infatti, «c’è la necessità di rafforzare percorsi adeguati, soprattutto per evitare che pazienti potenzialmente contagiosi condividano gli spazi con altri che hanno altro tipo di patologie, di adeguare la strumentazione con presidi monouso e disinfettanti adeguati, previa capillare istruzione del personale» prosegue la nota.
«È, infine, necessario predisporre presidi idonei per i medici e infermieri, maschere respiratorie tipo N 95, occhiali protettivi, guanti ed eventualmente tute di contenimento per evitare il contagio del personale sanitario che e’ sempre in prima linea con dedizione e abnegazione» concludono.
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