Salute 30 Aprile 2020 17:30

Coronavirus, Steardo (Sapienza): «Può penetrare nel Sistema nervoso centrale, rischio insorgenza nuove patologie»

È la tesi contenuta in un articolo pubblicato a marzo sulla rivista scientifica Acta Physiologia: «I dati raccolti successivamente ci hanno dato ragione»

Coronavirus, Steardo (Sapienza): «Può penetrare nel Sistema nervoso centrale, rischio insorgenza nuove patologie»

Il Covid-19 potrebbe entrare nel Sistema nervoso centrale del paziente che ne è affetto e provocare l’insorgere di nuove patologie (come Alzheimer, disturbi psicotici, depressione) o peggiorarle se queste esistono già. È la tesi del Professor Luca Steardo (Università Sapienza di Roma e Università Giustino Fortunato di Benevento), contenuta in un articolo pubblicato a marzo sulla rivista scientifica Acta Physiologia: «Nell’editoriale – spiega a Sanità Informazione il Professor Steardo – io ed altri miei colleghi ci chiedevamo se questo virus, che all’epoca si credeva causasse sostanzialmente solo una grave polmonite, potesse colpire più organi e, soprattutto, se potesse penetrare nel Sistema nervoso centrale (Snc). I dati raccolti successivamente ci hanno dato ragione».

Professore, qual è la tesi contenuta nell’articolo?

«La tesi di fondo dell’articolo è questa: il Sars-Cov-2 appartiene alla famiglia dei Coronavirus di tipo Beta, i quali sono virus che penetrano nel Snc. Perché dunque non dovrebbe fare lo stesso? Questo virus penetra nel polmone o nell’intestino attraverso la proteina ACE2, la quale si trova sulle cellule della parete dei vasi, quindi anche nel cervello, oltre che nelle zone cerebrali che si chiamano Organi Circumventricolari. Questa proteina, in sostanza, fa da porta d’ingresso. Ma un’altra via potrebbe essere quella delle cavità nasali, dove il virus, per via retrograda, risale lungo il nervo dell’olfatto, penetrando appunto nel Snc e lì espandendosi. A riprova di ciò c’è la perdita dell’olfatto in molte persone infettate dal Covid-19. Mi ponevo questo problema perché la mortalità per insufficienza respiratoria poteva essere causata non solo dalla polmonite ma anche dall’invasione dei centri respiratori del Snc. Poi però nell’articolo faccio un’altra considerazione. Questa malattia provoca un’infiammazione periferica molto grave. Il Snc è protetto da una barriera, che si chiama Barriera Ematoencefalica. Sotto l’urto di questa infiammazione la barriera si rompe e diverse molecole infiammatorie penetrano nel cervello, causando una neuroinfiammazione. Il problema più grave è che una neuroinfiammazione di basso grado ce l’ha, in genere, la persona anziana. Essendo questa una patologia che colpisce in maniera molto grave essenzialmente gli anziani, vuol dire che questa neuroinfiammazione di base risulterebbe ancora più aggravata. La neuroinfiammazione, come sostengo da tempo, potrebbe essere alla base di patologie di tipo degenerativo dell’anziano, come l’Alzheimer, o ad altre come depressione, epilessia, disturbo post-traumatico da stress, epilessia, eccetera».

LEGGI ANCHE: IL CORONAVIRUS IN LOMBARDIA GIÀ DAL 26 GENNAIO. SIGNORELLI: «È CIRCOLATO LIBERAMENTE PER UN MESE, PER QUESTO DOPO PAZIENTE UNO CRESCITA ESPONENZIALE»

I dati hanno confermato questa preoccupazione?

«Da quando questo articolo è stato pubblicato, a marzo, sono venuti fuori diversi dati che lo confermano. Hanno cominciato a fare le autopsie e a studiare reperti autoptici delle persone infette. Con questi studi è stato effettivamente trovato un edema cerebrale, una degenerazione delle cellule nervose. Si sono verificati diversi episodi di persone che si ricoveravano per disturbi psicotici, confusione, allucinazioni o gravi mal di testa, che significavano un’invasione del Snc, e solo dopo pochi giorni compariva la malattia. La mia preoccupazione è dunque stata convalidata dai dati che sono arrivati successivamente».

È un disturbo che può colpire tutti i malati di Coronavirus?

«Non tutti lo sviluppano, ma la mia preoccupazione era di segnalare che questo virus potrebbe avere anche la capacità di penetrare nel Snc. Va anche detto che questo virus subisce delle continue mutazioni, per cui alcune varianti possono entrare o meno nel Snc, facendo comparire nuove malattie o peggiorare quelle già esistenti».

Qual è lo scopo di questo studio?

«Noi vorremmo che i medici si accertassero che, nei pazienti affetti da Covid-19, ci siano o meno anche delle sequele sul Snc. Molte persone, soprattutto gli anziani, quando si risvegliano presentano una condizione clinica che si chiama “delirium”: ad esempio, per qualche giorno non riconoscono le persone, non sanno dove si trovano, sono molto confuse ed hanno altri disturbi psicotici come quello di pensare che gli altri vogliono fare loro del male. Sono eventi spesso riferiti dai medici che seguono questi pazienti. Quindi noi richiamiamo l’attenzione sui possibili esiti di malattie neurologiche e, soprattutto, psichiatriche, che possono colpire le persone che hanno contratto il virus».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...