Salute 24 Marzo 2020 18:00

L’ex direttore sanitario dell’Asl di Bergamo spiega perché il virus è dilagato in Lombardia: «Commessi due errori»

Giuseppe Imbalzano: «Necessarie piccole équipe di medici e reparti isolati per malati Covid-19. Da abrogare l’articolo che consente ai sanitari positivi ma asintomatici di lavorare e fare i tamponi negli ospedali. Così l’infezione sarà gestibile in quaranta giorni»

di Federica Bosco
L’ex direttore sanitario dell’Asl di Bergamo spiega perché il virus è dilagato in Lombardia: «Commessi due errori»

Una guerra contro un virus subdolo, sconosciuto ed estremamente contagioso che andava combattuta isolando alcuni ospedali ed evitando la circolazione di malati in tutta la regione. In una lettera aperta, inviata qualche giorno fa alla virologa Ilaria Capua, Giuseppe Imbalzano, medico, con una lunga esperienza come direttore sanitario proprio nelle zone più colpite oggi dal Coronavirus tra Bergamo, Lodi e Milano, ha spiegato gli errori commessi in Lombardia che hanno determinato una diffusione incontrollata dell’epidemia.

Dottor Imbalzano, cosa non ha funzionato in Lombardia?

«Una delle ragioni è stata la distribuzione dei malati gravi nei vari ospedali. In questo modo abbiamo avuto circa 4mila, e forse anche di più, medici, infermieri e altro personale sanitario che sono stati infettati. E questo è stato il primo grave problema che non ha favorito lo spegnimento di questo incendio, che si aggiunge al mancato isolamento di alcuni ospedali».

LEGGI ANCHE: «I DATI DI BORRELLI SONO DROGATI, E NON CHIAMATECI EROI DOPO AVER RESO MISERABILE LA SANITÀ». LO SFOGO (VIRALE) DI UN MEDICO SUL WEB

Le sue parole sembrano essere state recepite da Regione Lombardia che ha “corretto” il funzionamento della macchina organizzativa…

«Ho apprezzato, perché ho dato alcune indicazioni che non erano nelle linee di indirizzo iniziali e Regione Lombardia sembra aver recepito. Ora ha stabilito di fare piccole equipe di medici che vanno a curare solo questi malati. In questo modo non si spargerà più la malattia e la diffusione. Questo ridurrà il rischio di maggiori infezioni. Il secondo punto è che la Regione sta liberando gli ospedali misti, ovvero dove ci sono gli infettivi e anche altri malati, e sta creando soluzioni ospedaliere solo per infettivi. Questo ridurrà l’impatto e il rischio per tutti i ricoverati».

Un altro tema che si è trattato in questi giorni è la necessità o meno di fare i tamponi ad un maggior numero di persone, lei cosa ne pensa?

«Sicuramente vanno fatti negli ospedali e al riguardo vorrei dire che l’articolo 7 di uno dei tanti decreti emanati, secondo cui finché il medico o l’operatore sanitario non sta male può andare a lavorare, va assolutamente abrogato. Ecco, questo credo sia un problema molto serio, perché mettere nelle condizioni di contagiare qualcuno significa contagiare involontariamente il sistema. Credo che questo debba essere rivisto e corretto».

Quanto tempo ci vorrà per uscire da questa situazione?

«Se si fanno le cose che le ho detto, non molto. Già abbiamo fatto un pezzo di strada, e se è vero che oggi si avrà un numero inferiore di contagiati, il risultato sarà eccellente per il lavoro fatto, anche perché prima di 30 giorni non si può aspettare un risultato evidente. Un po’ di tempo in più è necessario perché le indicazioni date vanno applicate. La malattia, che di per sé non è grave per la maggioranza delle persone, ma assolutamente rischiosa per alcune categorie, va arginata. Se le categorie a rischio sono protette, si evita di portare malati o ex malati nei centri dove vivono anziani, perché sembra che la ricaduta possa esserci, e se viene rispettata la limitazione nei contatti, nel giro di quaranta giorni si può pensare di ridurre i numeri e rendere gestibile l’infezione».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Arturo è in Italia. La nuova variante è stata individuata a Pavia
Abbiamo la prima prova che a nuova «sorella» di Omicron, Arturo, si trova in Italia. «E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia», annuncia ufficialmente l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Sanità, Laboratorio Lombardia: a Milano per la prima volta confronto tra tutti i soggetti della filiera
L’appuntamento, dal titolo "Sanità Futura: quali prospettive per lo sviluppo del sistema lombardo?", è stata anche l’occasione per individuare le prossime iniziative in grado di supportare la messa a terra della riforma regionale del 2021 e del dm 77 sulla riorganizzazione della medicina territoriale
Milano, cittadini contro la Casa di Comunità: «No alla cattedrale nel deserto»
Raccolte 6000 firme dal Comitato Bonola per esprimere il malcontento a Regione Lombardia sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere tra i palazzi di via Ugo Betti. La vicepresidente: «Mancano i medici di base e il terreno su cui dovrebbe sorgere la Casa di Comunità attende la bonifica dall’amianto»
Dalla Sicilia alla Lombardia: la “tratta” della PMA
Aurora denuncia a Sanità Informazione la sua storia ai limiti della legalità: in Sicilia la Procreazione medicalmente assistita è sempre stato un bene lusso e chi non poteva permetterselo andava fuori Regione. Ma dal 9 maggio l’assessorato alla Sanita siciliano ha bloccato la mobilità sanitaria. Aurora, Giacomo D’Amico, presidente di Hera e Antonino Guglielmino, presidente nazionale della SIRU svelano tutte le carte
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...