Fonti del Sacco: «Situazione allarmante ma serve cautela. L’influenza nell’ultima settimana è stata molto più letale»
Sono 39 i casi di Covid-19 confermati in Lombardia. Di questi, quattro sarebbero in condizioni precarie. Al momento l’ospedale Sacco di Milano ha analizzato oltre 250 tamponi ed il 13% è risultato positivo. Dati assolutamente in linea, se non addirittura sotto soglia, rispetto ad una influenza di stagione. Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Salute, infatti, sarebbero oltre 200 i cittadini malati già compromessi che nell’ultima settimana hanno perso la vita a causa di un aggravarsi delle loro condizioni per sindrome influenzale. Eppure, se l’influenza non spaventa, questo nuovo virus incute terrore anche perché ancora ignoto.
STAZIONARIE LE CONDIZIONI DEL PRIMO CONTAGIATO DAL CORONAVIRUS
Ancora gravi le condizioni dell’uomo di 38 anni, primo caso di Covid-19 in Lombardia. Secondo le notizie trapelate, le sue condizioni stazionarie ma gravi hanno impedito il suo trasferimento al Sacco, come si ipotizzava in un primo tempo, ma è rimasto a Codogno. Diversa la situazione della moglie incinta alla 32° settimana che pur essendo positiva al test del Covid-19 è in buone condizioni di salute seppur sottoposta ad una situazione di stress.
Ancora incerta l’origine del contagio. Infatti, dopo due test, dal Sacco è arrivata la conferma che il tampone del manager reduce dal viaggio in Cina che ha pranzato con il primo soggetto contagiato in più occasioni, è negativo. Un dato significativo che porta a pensare ad una remissione del Coronavirus. Per questo il tampone è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità.
GUARITI DUE TERZI DEI MALATI
«La situazione è allarmante, ma serve cautela – fanno sapere dal Sacco -, perché ad oggi l’incidenza del virus è del 10% in termini di contagio e del 2% se si pensa alla mortalità. Non solo, secondo le stime mondiali due terzi di chi si ammala gravemente vince la battaglia con il virus. Importante è seguire le indicazioni diramate dal centro di crisi allestito in Regione Lombardia».
MESSAGGIO DEL GOVERNATORE FONTANA
«Cari lombardi – ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Fontana – in queste ore stiamo affrontando una situazione di grande difficoltà. Occorre non farsi prendere dal panico, tenere i nervi saldi ed essere pragmatici, come noi lombardi sappiamo essere. Chiedo ai cittadini delle zone interessate dal focolaio del Coronavirus, a cui va il mio abbraccio sincero, la massima collaborazione nell’osservare l’ordinanza che ieri ho emanato con il ministro Speranza. Prevenzione, organizzazione e tempestività sono, in questa situazione, fattori chiave per la tutela della salute pubblica. La nostra azione e il nostro impegno sono totalmente destinati alle vostre comunità. Ecco il testo dell’ordinanza. Condividetelo e diffondetelo a tutti. Per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, sono resi obbligatori i punti di seguito elencati:
1) Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose.
2) Sospensione di tutte le attività commerciali;
3) Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
4) Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
5) Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
6) Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
7) Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
8) Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.
I lavoratori impiegati nei servizi essenziali sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19».
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