Salute 15 Dicembre 2015 17:38

Così i capolavori d’arte diventano un’esperienza polisensoriale

Si parte all’Ara Pacis con il progetto “Art for the Blind” di SIFI e Tooteko con la partnership di Benetton

Così i capolavori d’arte diventano un’esperienza polisensoriale

Le meraviglie dell’arte “viste” finalmente da tutti. Si comincia proprio con quelle di Roma, dove nei giorni scorsi, in occasione della conferenza stampa “Innovazioni integrate a favore della persona ipovedente e non vedente”, è stato presentato l’importante progetto sperimentale “Art for the Blind” all’Ara Pacis, che aiuterà i visitatori provenienti da tutte le parti del mondo, affetti da cecità o da patologie riduttive della vista, a fruire dell’esplorazione poli-sensoriale del Monumento dell’Ara Pacis.


Un’idea innovativa che impatta sul mondo della sanità e della tecnologia, oltre che del sociale, sostenuta dalla SIFI (Società Industria Farmaceutica Italiana).

«Il progetto Art for the Blind – spiega alle telecamere di Sanità informazione presenti alla conferenza stampa Fabrizio Chines, presidente esecutivo di SIFI – nasce con l’obiettivo di mettere a disposizione di ipovedenti e non vedenti l’esperienza sensoriale che hanno i normodotati quando visitano una bellezza come l’Ara Pacis.  Si tratta, in sostanza, di un sistema tecnologico che rende l’esperienza tattile e uditiva il più vicino possibile a quella visiva che è disponibile a coloro che non hanno disabilità. La nostra mission è curare la vista, ed il nostro obiettivo è collaborare con aziende innovative che possano rendere disponibili le nuove tecnologie per chi ha delle disabilità visive».

Requisiti che certo non mancano alla Tooteko, la startup veneziana che ha realizzato il dispositivo che permetterà ai non vedenti di godere a pieno dei capolavori dell’arte, grazie all’idea sviluppata dalla dottoressa Serena Ruffato: «Ho presentato il progetto nella mia tesi di master in architettura digitale, lo IUAV di Venezia – racconta Ruffato – Abbiamo cominciato a studiare i modelli tridimensionali tattili per non vedenti e quando è stato il momento di dare una spiegazione sull’opera al non vedente, ci è sorta questa idea di collegare al tatto una informazione audio precisa di ciò che si stava effettivamente toccando in quel momento. L’idea è stata elaborata in quello che oggi presentiamo: il nostro nuovo dispositivo portatile, un anello in grado di riconoscere speciali sensori NFC e di farne corrispondere al tocco, delle informazioni audio direttamente su smartphone o tablet via Bluetooth. In questo modo, il non vedente potrà collegare all’esperienza tattile delle informazioni audio particolari che spiegano esattamente ciò che sta toccando».

Il progetto sostenuto dalla SIFI, inoltre, ha potuto contare sulla partnership d’eccezione di Alessandro Benetton, presidente di 21 Investimenti S.p.A., patron dell’evento. «Fa sempre piacere – ha dichiarato Benetton ai nostri microfoni – vedere aziende con dei progetti che vanno oltre la vita degli individui. In fin dei conti, ciò che conta davvero come obiettivo sociale è realizzare qualcosa che migliori la vita delle persone nel lungo termine, e che quindi vada oltre le attività imprenditoriali del singolo. La SIFI – continua Benetton – azienda del Sud e fatta di giovani è, in tal senso, un caso entusiasmante. Un successo fatto non solo di sorprendenti fattori numerici e imprenditoriali, ma dall’impegno sociale di aver pensato al benessere dei propri dipendenti».

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