Il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri ha parlato alle Commissioni riunite Trasporti e Affari sociali: «Piano vaccini sostanzialmente pronto»
«Insieme a due grandi aziende pubbliche italiane, Poste italiane e l’Eni, che di nuovo stanno collaborando con noi, è in corso di realizzazione un sistema informatico assai evoluto che permetterà di tracciare ogni singola dose dal momento in cui arriva sul nostro territorio a quando viene somministrata ma sarà anche in grado di attivare processi di prenotazione e rendicontazione dell’avvenuta somministrazione per ogni cittadino». Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri in audizione davanti alle Commissioni riunite Trasporti e Affari sociali in merito al trasporto e alla distribuzione dei vaccini contro il virus. «I risultati dell’avvenuta somministrazione a ogni cittadino verranno trasferiti nel sistema informativo del ministero della Salute in modo che tutti noi si possa avere quotidianamente evidenza di quali e quanti, dove e a chi sono stati somministrati i vaccini», ha aggiunto.
«Il piano vaccini è sostanzialmente pronto: l’interlocuzione con le amministrazioni regionali e locali, le forze armate e le grandi aziende italiane è in atto. Non ci riteniamo preoccupati, siamo sicuri che quando arriveranno i vaccini saremo pronti», ha spiegato ancora Arcuri.
Chi farà la campagna di somministrazione dei vaccini anti-Covid? «Stiamo prevedendo – ha risposto il commissario – un ricorso straordinario a un gruppo fino a 20 mila professionalità che potranno essere utilizzate per il tempo di questa massiccia campagna. Queste professionalità le ricercheremo con una richiesta di manifestazione di interesse pubblico che presto emaneremo e ne coordineremo poi l’utilizzo insieme ai punti di somministrazione locali che saranno le Asl, i presidi ospedalieri e le farmacie ospedaliere».
«Se come ha detto il ministro Speranza il primo target di categorie a essere vaccinate saranno i medici e il personale sanitario, i residenti nelle Rsa e il personale che ci lavora, useremo delle unità mobili che si muoveranno dai 300 punti di somministrazione, i presidi ospedalieri, e condurranno in sicurezza il vaccino». Queste unità mobili «serviranno nella seconda ondata per raggiungere i luoghi più reconditi e anche per vaccinare le persone anziane che non potranno lasciare le loro case per andare in uno dei 1.500 punti che saranno i centri di somministrazione della seconda campagna di vaccinazione», ha aggiunto.
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