Indici di contagio e trasmissibilità in diminuzione. Più o meno stabile il numero di casi, terapie intensive e reparti ordinari sempre meno affollati. Diciotto regioni classificate a basso rischio. L’ultimo monitoraggio della cabina di regia delll’ISS
Il Covid-19 rallenta la presa: l’incidenza settimanale a livello nazionale è scesa da 533 casi ogni 100 mila, cifra registrata tra il 29 luglio e il 4 agosto, ai 727 della scorsa settimana. Stando all’ultimo monitoraggio della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità anche gli indici di contagio e di trasmissibilità fanno sperare in una tregua: l’ultimo Rt medio calcolato sui casi sintomatici è in diminuzione rispetto ai sette giorni precedenti.
Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è sceso attestandosi sotto la soglia ritenuta “epidemica”. Resta stabile il numero di casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (12% vs 12%), mentre sono aumentati di un solo punto percentuale (44% vs 43%) i pazienti risultati positivi a seguito della comparsa di sintomi e lievemente diminuiti i casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 46%).
Le terapie intensive sono sempre meno affollate di pazienti Covid positivi: l’occupazione rivelata il 4 agosto è del 3,6%, in calo rispetto al 28 luglio in cui il tasso era del 4,1%. Nei reparti ordinari si sono liberati quasi il 2% dei letti: il tasso di occupazione è passato dal 17 al 15,2%.
Stando alla classificazione di rischio riportata DM del 30 aprile 2020 è soltanto una la regione ad alto rischio (ritenuta tale per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS), due presentano un livello moderato, mentre le restanti 18 Regioni e Province Autonome sono classificate a rischio basso.
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