Bar e ristoranti chiusi dalle 18.00, didattica a distanza per il 75% delle attività alle superiori, giù le serrande di palestre e piscine. Conte: «I medici di famiglia saranno preziosi alleati nella strategia di contrasto al Covid-19. Sul tavolo c’è un rinnovo contrattuale che servirà anche a motivarli per coinvolgerli in nuovi compiti»
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo un lungo confronto con le Regioni, ha firmato il nuovo DPCM che prevede ulteriori misure e limitazioni volte a contenere la diffusione del contagio da coronavirus. Le disposizioni si applicano da lunedì 26 ottobre e sono efficaci fino al 24 novembre.
«La situazione ha raggiunto livelli preoccupanti – ha detto Conte nella conferenza stampa in cui ha presentato le misure -. L’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5. L’aumento dei casi, che ieri ha sfiorato quota 20.000, ha reso difficoltose le operazioni di tracciamento. Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica – ha detto Conte -, solo così gestiremo la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Gestire la pandemia significa garantire servizi efficienti da parte del Servizio sanitario nazionale e scongiurare un secondo lockdown generalizzato, che il Paese non può più permettersi. Dobbiamo evitare di ritrovarci nelle condizioni di dover scegliere tra salute ed economia. Di qui la necessità di introdurre misure più restrittive».
«Stiamo lavorando per continuare a rinforzare la resilienza del Servizio sanitario nazionale e sicuramente integrare e coinvolgere a pieno titolo i medici di base. Sul tavolo c’è un rinnovo contrattuale – ha specificato Conte – che servirà anche a motivarli per coinvolgerli in questi nuovi compiti. I medici di famiglia – ha aggiunto – saranno preziosi alleati nella strategia di contrasto al Covid-19».
«É un momento complesso, nel Paese ci sono rabbia e stanchezza. Mi rendo conto dei nuovi sacrifici che stiamo chiedendo soprattutto ad alcune categorie. Non mi piace fare promesse, ma preferisco prendermi un impegno – ha aggiunto Conte -: sono già pronti gli indennizzi per tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove norme». Indennizzi che saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate e non dall’Inps, come fatto nei mesi della prima ondata. Martedì il decreto per gli indennizzi dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
«L’Italia nei momenti più difficili sa dimostrare coesione e forza. Se tutti rispetteremo queste regole a novembre, riusciremo a tenere sotto controllo la curva e affronteremo dicembre e, ci auguriamo, le festività natalizie con maggiore serenità».
«L’Italia è un grande Paese e lo ha dimostrato ancora una volta la scorsa primavera. Allora ce l’abbiamo fatta, ce la faremo anche adesso. Un Paese che è grande una volta deve essere grande sempre», ha concluso Conte.
Oltre all’obbligo della mascherina e del rispetto del distanziamento di almeno un metro, si raccomanda fortemente di non spostarsi, con mezzi pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Fortemente raccomandato non ricevere in casa parenti e amici non conviventi.
Gli accompagnatori di pazienti non possono rimanere nelle sale d’attesa di Dea e pronto soccorso. L’accesso nelle RSA, hospice, strutture riabilitative, residenziali per anziani, di ospitalità e lungo degenza è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Il personale sanitario adotta le misure necessarie a prevenire la diffusione del contagio e i responsabili delle strutture applicano le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti. Gli operatori dei dipartimenti di prevenzione sono obbligati a caricare i casi di positività nel sistema centrale dell’App Immuni.
Il nuovo DPCM prevede che le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) siano consentite dalle ore 5.00 alle 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per non più di quattro persone conviventi per tavolo (esclusi i gruppi familiari più numerosi). Nessuna limitazione alle consegne a domicilio ma la ristorazione con asporto è consentita fino alle 24.00 (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze).
Si può svolgere attività fisica o motoria all’aperto, ma sempre rispettando la distanza di sicurezza di un metro (due metri per l’attività sportiva). Sospesi gli impianti di sci, che potranno riaprire solo dopo l’adozione di apposite linee guida. Vengono sospese le attività di palestre, piscine, centri benessere e centri termali (salvo quelli con presidio sanitario obbligatorio o che erogano prestazioni rientranti nei Lea). Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive individuali e di squadra, salvo gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale nei settori professionistici e dilettantistici che dovranno comunque svolgersi senza pubblico.
Le manifestazioni pubbliche sono consentite solamente in forma statica rispettando le distanze sociali. Chiusi cinema, teatri, sale da concerto (sospesi anche gli spettacolo all’aperto), sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò, discoteche e sale da ballo. Chiusi anche i parchi di divertimento e tematici.
Vietate le feste, sia al chiuso che all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. Vietate anche sagre, fiere, convegni, congressi e altri eventi svolti in modalità non a distanza.
Continuano a svolgersi in presenza le lezioni di scuole materne, elementari e medie. Le scuole superiori incrementano per almeno il 75% delle attività la didattica a distanza e modulano gli orari di ingresso (successivo comunque alle 9.00) e di uscita, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani. Sospesi viaggi di istruzione e gite.
Le università preparano un piano di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza tenendo conto dell’evoluzione epidemiologica del territorio. Consentiti i corsi di formazione in Medicina generale, formazione specialistica e i tirocini delle professioni sanitarie e mediche anche in presenza.
Le Regioni programmeranno il servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale in modo da assicurare i servizi minimi essenziali ed evitare il sovraffollamento. Il Ministro dei Trasporti può disporre riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto anche internazionale.
Fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile. Le pubbliche amministrazioni dispongono una differenziazione dell’orario di ingresso del personale, fatto salvo il personale sanitario e socio-sanitario, che è raccomandata anche ai datori di lavoro privati.
I luoghi di culto rimangono accessibili ma con misure organizzative tali da evitare assembramenti e consentire il rispetto del distanziamento. Anche i musei rimangono aperti, garantendo ingressi contingentati.
I negozi rimangono aperti, ma assicurando la distanza di un metro, ingressi dilazionati e impedendo ai clienti di sostare più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Consentiti anche i servizi alla persona.
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