Miani (SIMA): «Diminuire la presenza di CO2 nell’aria abbassa il rischio di contrarre il Covid-19. Per questo, aziende e privati donino tecnologie per mitigare il rischio nelle classi italiane. Una buona qualità dell’aria indoor migliora anche l’apprendimento»
Abbassare i livelli di CO2 nell’aria diminuisce il rischio di contrarre il Covid-19. A dimostrarlo gli studi condotti dalla Società Italiana di Medicina Ambientale: «I ricercatori della SIMA – spiega il presidente Alessandro Miani – hanno quantificato in valori inferiori all’1% il rischio di contrarre il Covid-19, laddove vengano mantenuti livelli di CO2 pari o inferiori a 700 ppm (parti per milione)».
Tuttavia, un’areazione naturale degli ambienti indoor non è sempre sufficiente a mantenere i livelli di CO2 sotto la soglia minima di rischio, soprattutto in quei luoghi particolarmente affollati e costantemente frequentati o in cui non è possibile lasciare le finestre spalancate in ogni stagione dell’anno, come ad esempio le aule scolastiche. In questi casi è possibile ricorrere a specifiche tecnologie in grado di migliorare la qualità dell’aria, dispositivi che SIMA vorrebbe poter diffondere, gratuitamente, in tutte le scuole italiane.
A tale scopo la Società Italiana di Medicina Ambientale ha lanciato “Adotta una Scuola”, una campagna diretta ad aziende e privati cittadini che vogliano fornire gratuitamente agli istituti pubblici tecnologie per migliorare la qualità dell’aria indoor, mettendo a disposizione dei presidi e degli istituti scolastici tutte le competenze degli esperti del proprio comitato scientifico: medici, epidemiologi, biologi, chimici, fisici, ingegneri, matematici, tecnologi, etc.
«Ogni scuola potrà rivolgersi alla nostra società scientifica per manifestare il proprio interesse nella ricerca di aziende partner intenzionate a fornire gratuitamente (per gli Istituti pubblici) o a costo di produzione (per le scuole paritarie) tecnologie utili a migliorare i parametri di qualità dell’aria indoor e quindi a mitigare il rischio di contagio da Covid-19 tra studenti e docenti – spiega Miani -. SIMA si farà garante nei confronti delle scuole per la qualità delle tecnologie e dei dispositivi forniti dalle aziende e dai privati che decideranno di adottare una scuola». I dirigenti scolastici interessati a richiedere “l’adozione” della propria scuola per il miglioramento della qualità dell’aria indoor e le aziende ed i privati che intendono aderire all’iniziativa lanciata da SIMA possono scrivere a: scuola@simaitalia.org».
Quantificando i livelli di CO2 presenti in ciascun’aula sarà possibile anche stimare il potenziale rischio per gli studenti di contrarre il Covid-19. «I ricercatori del nostro comitato scientifico – dice Miani – hanno elaborato uno schema di classificazione del rischio a livelli, da basso a molto elevato, con un sistema di visualizzazione basato sui colori del semaforo. Ad ogni livello di rischio corrisponde una serie di azioni da attuare per garantire un’adeguata ventilazione dell’aria indoor delle aule: variazione dei tempi e della frequenza di apertura di porte e finestre, modifiche dell’assetto delle aule (numero di studenti ammessi), nonché modifiche relative agli edifici come l’implementazione di sistemi di ventilazione meccanica e/o dispositivi di purificazione dell’aria».
Alla ripartenza dell’anno scolastico, il terzo dell’era Covid, mancano poco più di 40 giorni e, quindi, non c’è altro tempo da perdere. «Ad oggi abbiamo già raccolto molte adesioni di aziende che vogliono contribuire ad una riapertura dell’anno scolastico in sicurezza, tra queste: Bromance, Hyla, GH Entetprise, SDP Italia, Vortice, Befreest, Emtesys che hanno già messo a disposizione centinaia di device per la purificazione dell’aria (tencnologia DFS; filtro ad acqua), coating fotocatalitici al biossido di titanio a base di etanolo, dispositivi smart di monitoraggio della CO2 (sensoristica PAS e NDIR) e sistemi di ventilazione meccanizzata, ma siamo solo all’inizio e confidiamo nella generosità di tanti altri perché ognuno di noi – conclude il presidente SIMA – ha figli o nipoti in età scolare».
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