Salute 4 Giugno 2020 15:24

Covid-19 e spiagge, le regole dell’Iss per andare al mare in sicurezza

Prenotazioni in orari scaglionati per evitare assembramenti e larga parte del controllo affidata ai sindaci delle località balneari: così potremmo andare in vacanza questa estate. Per gli esperti «rischio trascurabile in acqua, ma sulla sabbia bisogna fare attenzione»
Covid-19 e spiagge, le regole dell’Iss per andare al mare in sicurezza

L’estate è ormai alle porte e, con l’avvicinarsi del periodo vacanziero, il dibattito sulla pericolosità delle spiagge in tempi di Covid-19 è al centro delle richieste fatte agli esperti. Dall’Istituto Superiore di Sanità arriva un compendio di regole per la gestione del rischio nelle spiagge, il “Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars-CoV-2” redatto dal Gruppo di lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 con il ministero della Salute.

LEGGI IL RAPPORTO

Nel documento si afferma con certezza che un rischio c’è, anche se «può assumere diversi gradi a seconda dei differenti indici sanitari valutati a livello regionale e locale». È definito, invece, di «scarsa rilevanza» quello correlato alla potenziale contaminazione delle acque da reflui o escreti infetti. A rendere trascurabile in questo caso la problematica sono le variabili ambientali cui il virus è suscettibile in quelle situazioni.

Per la sicurezza dei bagnanti, innanzitutto, si raccomanda di «prenotare l’accesso agli stabilimenti (anche online), eventualmente per fasce orarie, in modo da prevenire assembramenti», e ai singoli stabilimenti di «registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy». Nell’accesso allo stabilimento, gli esperti ricordano la necessità di misurare la febbre a bagnanti e personale, cui interdire l’accesso se superiore ai 37,5°.

LEGGI ANCHE: ESTATE E SALUTE DEGLI OCCHI: IL VADEMECUM PER UN’ESPOSIZIONE SICURA

Diverso è il discorso per le spiagge libere, in quanto la sorveglianza delle zone risulta di difficile praticabilità. Della gestione, secondo l’Iss, dovranno occuparsi i sindaci e altri enti locali competenti. «Ove necessario – si legge – dovranno definire attività di vigilanza sul rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge, regolamentare gli accessi per consentire il distanziamento interpersonale e individuare le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni».

L’Iss fa comunque appello alla responsabilità individuale, ricordando che «rimangono valide le seguenti indicazioni per tutti: rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro; responsabilità di vigilanza sul distanziamento anche dei bambini; misure di igiene personale, pulizia e disinfezione frequenti delle mani; starnutire e/o tossire in fazzoletti di carta o nel gomito; uso di mascherine quando le misure di distanziamento siano di difficile mantenimento, da smaltire poi con i rifiuti indifferenziati».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Nel 2022 il caldo ha ucciso oltre 70mila persone in Europa, più di quanto stimato prima
Durante l'estate del 2022 la mortalità per caldo in Europa è stata piuttosto elevata, più di quanto precedentemente stimato. Uno studio condotto dall’Istituto di Barcellona per la salute globale, pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe, ha concluso che, a causa delle temperature elevate, si sarebbero verificati oltre 70.000 decessi nel Vecchio Continente lo scorso anno
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
In estate più malati che in inverno. Colpa del Covid o del caldo?
Questa estate sembra essersi verificato un aumento delle infezioni. Nel Regno Unito ipotizzano un legame con le restrizioni anti-Covid. Per Cricelli (Simg) ad essere determinante è il troppo caldo
Perché d’estate la coppia scoppia. Tutta “colpa” del sole
Recine (psicoterapeuta): «Durante la stagione estiva il nostro corpo, complice la luce del sole presente in modo più intenso e per molte più ore, produce più serotonina, l’ormone della felicità. Al contrario, d’inverno, in presenza di meno luce naturale, il nostro corpo è portato a generare più melatonina, associata a tranquillità, stabilità e serenità»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP, A CHE PUNTO SIAMO NELLA REGIONE LAZIO. Online alle 16.00

L’antimicrobial stewardship (AMS) rappresenta un pilastro essenziale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza, puntando a ottimizzare l’uso degli antimicrobici per ridurre le re...
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone