Salute 16 Ottobre 2020 14:46

Covid-19, Ecdc stila le mappe della pandemia: in Italia solo una regione è ancora “verde”

Le proiezioni aggiornate ogni settimana del procedere della seconda ondata. L’Italia e la Germania sono ancora le meno colpite in Europa. Intanto la Gran Bretagna ha imposto la quarantena a chi arriva dall’Italia

Covid-19, Ecdc stila le mappe della pandemia: in Italia solo una regione è ancora “verde”

Semaforo rosso e verde, le mappe che stabiliscono le “zone sicure” in Europa. L’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha cominciato a stilare un set di mappe preparate con intervalli settimanali. Le mappe includono informazioni sul tasso di notifica a 14 giorni di nuovi casi confermati di Covid-19 per 100mila abitanti a livello subnazionale, tasso di test settimanali nazionali Covid-19 per 100mila abitanti e il tasso di positività dei test.

Queste rilevazioni sono parte dell’attuazione di una Raccomandazione adottata dal Consiglio dell’Unione europea all’inizio di questa settimana su un approccio coordinato alla restrizione della libera circolazione in risposta alla pandemia.

Nel frattempo, con l’aumento dei casi nel nostro Paese, da domenica chiunque arrivi in Gran Bretagna dall’Italia dovrà sottoporsi a due settimane di isolamento. Una decisione che, secondo stime citate dal Times, riguarderà 300mila cittadini del Regno Unito che si trovano in Italia o stavano per arrivarci.

GLI INDICATORI DELLE MAPPE

Nelle mappe le aree sono segnate in:

  • verde se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 25 casi su 100mila abitanti e il tasso di positività del test inferiore al 4%;

  • arancione se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100mila abitanti, ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100mila abitanti e il tasso di positività del test è inferiore al 4%;

  • rosso se il tasso di notifica di 14 giorni è di 50 casi per 100mila abitanti o superiore e il tasso di positività del test è del 4% o superiore o se il tasso di notifica di 14 giorni è superiore a 150 casi per 100mila abitanti;

  • grigio se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100mila abitanti.

 

Per ora rimangono “sicure” solo la Calabria, il sud della Grecia, la maggior parte di Norvegia e Finlandia e alcune zone tra Germania del nord e Danimarca del sud. L’Italia rientra nel grado arancione insieme al resto della Germania. Gran Bretagna, Francia e Spagna sono diventate invece di colore rosso.

Nella seconda mappa si può notare come l’Italia rientri, per la maggior parte, nella classificazione che va da 50 a 150 casi per 100mila abitanti. Solo il Molise rientra tra 25 e 50 casi e la Calabria al di sotto dei 25. Francia, Spagna e Gran Bretagna figurano con i valori più alti: oltre 150 casi per 100mila abitanti.

Nell’ultima mappa è esplicitato il tasso di positività, ovvero il rapporto testati/positivi che, per essere in una situazione sicura, non dovrebbe andare oltre il 4%. Per il momento, secondo le rilevazioni del 16 ottobre, l’Italia rientra nella zona verde inferiore al 4% con la Germania, la Danimarca e la Scandinavia. In giallo, con un tasso superiore o uguale, Francia, Gran Bretagna e Spagna.

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