Salute 11 Ottobre 2024 15:57

Covid-19, infezioni delle vie respiratorie più frequenti tra chi soffre di malattie allergiche, asma o Bpco

Presentati i risultati preliminari di una ricerca, che durerà un altro anno, realizzata dalla collaborazione tra Federazione italiana dei medici di medicina generale, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, Istituti clinici scientifici Maugeri e Fondazione Policlinico Gemelli
di I.F.
Covid-19, infezioni delle vie respiratorie più frequenti tra chi soffre di malattie allergiche, asma o Bpco

Dopo il Covid, le infezioni delle vie respiratorie sono più frequenti nelle persone con fattori di rischio come malattie allergiche, asma o Bpco, che quando si infettano hanno ricadute più pesanti delle malattie di fondo, anche con importanti recrudescenze. Sono i primi risultati di uno studio osservazionale presentato oggi in occasione dell’82° Congresso nazionale Fimmg-Metis a Villasimius, Cagliari. La ricerca, che durerà un altro anno, è realizzata dalla collaborazione tra Federazione italiana dei medici di medicina generale, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, Istituti clinici scientifici Maugeri e Fondazione Policlinico Gemelli. Lo studio è promosso dal Cnr e coordinato da Sergio Bonini.

Reclutati oltre mille pazienti

Sono stati reclutati per il primo anno di indagine oltre mille pazienti di cui 666 con fattori di rischio come malattie allergiche, asma o Bpco e 335 senza. I volontari sono stati sorvegliati, nel corso dell’anno, per l’insorgenza di infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori come raffreddore, laringite, faringite, tonsillite, bronchite e polmonite. “Sebbene la ricerca sia ancora in corso, i nostri dati confermano che le infezioni respiratorie sono prevalentemente più frequenti nei soggetti con fattori di rischio di cui causano anche importanti recrudescenze. In attesa dei risultati definitivi, possiamo sottolineare l’importanza di attivare una particolare sorveglianza proprio in questi pazienti, con conseguente previsione di un notevole carico di lavoro per la medicina generale”, spiega Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg e coordinatore del progetto di ricerca per la federazione.

Nel post-Covid diminuita l’incidenza delle infezioni delle vie respiratorie

Ad esclusione di questo target, però, la letteratura scientifica evidenzia una diminuzione delle infezioni. “Di recente – continua Marrocco – sono state accumulate numerose prove che indicano che la pandemia di Covid ha prodotto una significativa diminuzione dell’incidenza delle infezioni delle vie respiratorie non solo a causa delle misure di prevenzione come ad esempio l’uso di mascherine, ma anche a causa dei persistenti cambiamenti nella vita dopo la pandemia (riduzione dei viaggi, lavoro da casa, comportamenti sociali, vaccinazioni)”, conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Nutri e Previeni

World Obesity Day, l’appello alle Istituzioni: “Inserire l’obesità nei Lea e tra le patologie croniche”

Dalle organizzazioni italiane aderenti e partner della World Obesity Federation una lettera aperta rivolta alle Istituzioni. L’onorevole Pella: “Ad aprile l’approvazione della Legge ...
Nutri e Previeni

Giornata Mondiale Obesità: in Italia 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale

In Italia 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso e 1 obeso. Sono i dati del sistema di sorveglianza Passi dell'Istituto superiore di sanità per il biennio 2022-2023, diffusi ...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone