Il divulgatore scientifico e matematico Roberto Vacca, 93 anni, sta analizzando la curva dei decessi da Covid-19 in Italia: «La curva sembra quasi una retta. Con questi numeri i morti continueranno per tutto il 2021 e anche nei primi mesi del 2022»
Se c’è una persona in grado di capire come possono svilupparsi alcuni fenomeni, quella è l’ingegner Roberto Vacca. Non perché il noto divulgatore e matematico abbia capacità divinatorie, ma perché grazie all’applicazione della matematica ai fenomeni sociali si è guadagnato l’appellativo di ‘futurologo’. Dall’alto dei suoi 93 anni (che diventeranno 94 il 31 maggio), Vacca ha ripreso a studiare la curva dei decessi per Covid in Italia attraverso l’equazione di Volterra e le notizie, al momento, non sono affatto buone.
«Si nota che la curva dovuta all’equazione di Volterra è molto poco inclinata, sembra quasi una retta che indica ancora un aumento del totale dei decessi. Con questi numeri le morti continueranno per tutto l’anno 2021 e anche nei primi mesi del 2022», spiega Vacca a Sanità Informazione.
Al momento, dunque, la matematica sembra indicare una durata ancora lunga della pandemia. Le alte temperature e la campagna vaccinale potrebbero far cambiare l’inclinazione della curva, ma molto dipenderà dalla rapidità delle somministrazioni: «Ovviamente è difficile tenere conto di questi fattori – continua l’Ingegnere -. Abbiamo alcuni esempi concreti: in Gran Bretagna, dove hanno fatto oltre 30 milioni di vaccinazioni (cioè più di metà della popolazione) hanno avuto questa diminuzione molto forte a gennaio. In UK morivano quattro volte più persone che in Italia, mentre adesso nell’ultima settimana hanno sei volte meno i decessi italiani. L’idea che la vaccinazione di massa sia vantaggiosa è ragionevole. Adesso fare delle estrapolazioni su brevi periodi non ha molto senso. Da qualche giorno sembra che il numero giornaliero dei morti sia in calo anche da noi ma per avere una tendenza dobbiamo aspettare che questa si verifichi per diversi giorni consecutivi».
Fondamentale sembra essere dunque la vaccinazione e anche la velocità della campagna. Vacca ha già ricevuto a febbraio la sua dose di vaccino, e ora invita il governo a fare presto: «Sappiamo bene che conviene vaccinarsi e conviene vaccinarsi con tutti i vaccini a disposizione. Facciamolo e teniamo gli occhi aperti, vediamo cosa succede. L’altro giorno siamo arrivati a vaccinare oltre 340mila persone al giorno. Un buon segno. L’obiettivo del governo è di arrivare a 500mila vaccinazioni, un po’ modesto: bisognerebbe arrivare a 750mila somministrazioni al giorno per avere risultati più veloci».
I dati, però, fanno paura e la matematica non mente. Vacca ha calcolato che dal primo ottobre 2020 al 20 aprile 2021 i decessi per Covid in Italia sono stati 81072. In base alla curva elaborata da Vacca, in assenza di cambiamenti, i decessi continueranno fino al 2022 con altri 108.130 morti (ma il dato cambia di giorno in giorno). «Questo tipo di previsioni basate sull’equazione di Volterra di 90 anni fa – spiega il divulgatore – sono ovviamente delle previsioni empiriche. Lo studio che feci nel 2020 previde con una certa accuratezza l’andamento dei decessi nella prima ondata. Questa seconda ondata, viceversa, è più imprevedibile: è andata su, poi stava venendo giù e dalla curva qualche mese fa la previsione era che i decessi sarebbero andati a spegnersi entro fine maggio. Invece non è andata così e i decessi hanno ripreso a salire in modo notevole».
La matematica, dunque, sembra indicarci una tendenza preoccupante che solo la campagna vaccinale può invertire, almeno stando al successo della Gran Bretagna e di Israele. Ma, come ricorda lo stesso Vacca che ha recentemente pubblicato un aggiornamento del libro “La misura del virus” (Mondadori) scritto con Marco Marvaldi, oltre ai vaccini i nostri anziani – i più colpiti dal virus – dovrebbero aver cura anche di loro stessi con un corretto stile di vita: «Prima del Covid ho affrontato il tema dell’epidemia di obesità – conclude Vacca -. È fondamentale aver cura del nostro corpo: ma lo sa che io a 93 anni peso come quando ne avevo 30? Ogni giorno faccio una leggera attività fisica con dei piegamenti sulle gambe e sulle braccia. E poi mangio pochissimo. Se tutti facessero così…».
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