L’Rt medio tocca quota 0,96, stabili le terapie intensive ma crescono i ricoveri. Solo tre regioni a rischio basso
Nel periodo 6 ottobre – 19 ottobre 2021, il monitoraggio della Cabina di Regia conferma un netto rialzo dell’incidenza settimanale di casi Covid e dell’Rt medio nazionale.
L’incidenza settimanale a livello nazionale ha toccato quota 46 casi per 100.000 abitanti (22/10/2021 –28/10/2021) contro i 34 per 100.000 abitanti della settimana scorsa.
L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, è stato pari a 0,96 (range 0,83 – 1,16), lievemente sotto alla soglia epidemica ed in forte aumento rispetto a sette giorni fa. Aumenta e supera la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero.
«Si ritiene – precisa l’Iss – che le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati». Questo andamento va monitorato «con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica».
Secondo il report, il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 3,7%, mentre quello di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 4,5%. Tra le regioni, 18 risultano classificate a rischio moderato, solo tre a rischio basso. Inoltre, 13 regioni riportano un’allerta di resilienza ma nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
«In forte aumento – si legge nel report Iss- Ministero – il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (6.264 vs 4.759 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile». Stessa percentuale per i casi rilevati con la comparsa dei sintomi. Aumenta lievemente la percentuale di casi diagnosticati grazie all’attività di screening (20% vs 19%).
L’elevata copertura vaccinale, e la somministrazione della dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali «rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti» conclude l’Iss.
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