Le interrogazioni al ministro della Salute: «Il profilo rischio-beneficio risulta progressivamente più favorevole all’aumentare dell’età. Di queste valutazioni terrà conto il Cts. Tutti i vaccini approvati da Ema e Aifa sono sicuri ed efficaci»
In risposta all’interrogazione della senatrice Elena Fattori (Misto) Speranza ha parlato dell’opportunità di somministrare il vaccino AstraZeneca ai soggetti dai 18 anni in su, dopo alcuni casi di trombosi rare verificatisi in giovani donne. Il Comitato tecnico scientifico dovrebbe esprimersi su questo in serata: si parla di introdurre un limite di fattibilità sotto i 30 o i 40 anni.
«Il comitato per la farmacovigilanza dell’Ema ha rivelato un primo segnale di eventi tromboembolici a seguito del vaccino AstraZeneca a marzo 2021 concludendo che i benefici restavano complessivamente superiori ai rischi», ha ricordato Speranza. L’Ema ha inserito «gli eventi trombotici associati a livelli bassi di piastrine negli eventi avversi molto rari». Il ministro ha ribadito che il 7 aprile 2021 il ministero della Salute, su parere dell’Aifa, ha emesso una circolare vigente che raccomanda l’uso preferenziale del vaccino negli over 60.
«A fine aprile l’Ema ha analizzato i rischi e benefici del vaccino nelle diverse fasce d’età e in diversi scenari epidemiologici – ha aggiunto Speranza -. L’esito ha dimostrato che i benefici della vaccinazione aumentano con l’aumentare dell’età e il livello di circolazione del virus. L’Aifa – ha evidenziato – ha affermato che il profilo rischio-beneficio su AstraZeneca risulta progressivamente più favorevole all’aumentare dell’età. Di queste valutazioni terrà conto il Comitato tecnico-scientifico».
Poi, un accenno alla campagna di vaccinazione, con 40 milioni di dosi somministrate. «Un risultato molto incoraggiante che sta producendo un esito positivo in termini di riduzione dei contagi, della mortalità e della pressione sui nostri servizi sanitari – ha specificato Speranza -. Voglio ricordare sempre che i vaccini sono la vera arma di cui disponiamo per chiudere questa stagione così difficile e che tutti quelli approvati da Ema e Aifa sono sicuri ed efficaci» ha aggiunto.
«Nel 2020 c’è stata una riduzione di 1,3 milioni di prestazioni a causa della pandemia rispetto al 2019. È indispensabile mettere in atto tutte le strategie di riprogrammazione dell’attività ospedaliera e ambulatoriale alla luce del miglioramento delle condizioni e delle coperture vaccinali». Questa la risposta del Ministro all’interrogazione del senatore Francesco Zaffini (Fratelli D’Italia) sull’arretrato di prestazioni sanitarie causato dall’emergenza Covid-19.
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