Si stima che la pandemia abbia causato, nel triennio 2019-2021, un aumento della mortalità globale tra le persone con più di 15 anni, con un incremento del 22% tra i maschi e del 17% tra le femmine
Se l’aspettativa di vita è diminuita negli ultimi anni potrebbe essere tutta colpa del Covid. Tra il 2019 e i l 2021 la longevità, a livello globale, stando ai dati aggiornati del Global Burden of Disease (GBD), è diminuita di oltre un anno e mezzo (1,6 anni per la precisione). Ora, un nuovo studio mondiale, appena pubblicato sul Lancet, indagandone le cause, ha puntato il dito contro il Covid-19: si stima che la pandemia abbia causato, nel triennio 2019-2021, un aumento della mortalità globale tra le persone con più di 15 anni, con un incremento del 22% tra i maschi e del 17% tra le femmine.
Di contro, dallo studio è emerso anche che la mortalità infantile è diminuita: nel 2021 ci sono stati mezzo milione di morti in meno tra i bambini sotto i cinque anni rispetto al 2019. In particolare, i tassi di mortalità tra i bambini sotto i cinque anni sono diminuiti del 7% dal 2019 al 2021. Pur non cancellando i progressi storici sull’aspettativa di vita alla nascita, aumentata di quasi 23 anni tra il 1950 e il 2021, la pandemia ha causato 16 milioni di morti in tutto il mondo nel 2020 e 2021. “Per gli adulti in tutto il mondo, la pandemia ha avuto un impatto più profondo rispetto a qualsiasi evento visto negli ultimi cinquant’anni, compresi conflitti e disastri naturali – afferma il co-primo autore Austin Schumacher, dell’Università di Washington -. L’aspettativa di vita è diminuita nell’84% dei Paesi e territori considerati”.
Si è osservata un’elevata mortalità durante la pandemia in luoghi come Giordania e Nicaragua. Nelle province sudafricane di KwaZulu-Natal e Limpopo, invece, sempre nel periodo dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, sono stati registrati tassi di mortalità eccessivi e notevoli cali nell’aspettativa di vita. Al contrario, i luoghi con alcuni dei più bassi tassi di mortalità eccessiva includono Barbados, Nuova Zelanda e Antigua e Barbuda. In tutto il mondo durante la pandemia la mortalità tra le persone anziane è aumentata in un modo mai visto nei precedenti 70 anni. Tuttavia, “il nostro studio suggerisce che, nonostante la pandemia, abbiamo compiuto progressi incredibili in 72 anni. Che dal 1950 la mortalità infantile continui a diminuire globalmente – conclude l’altro co-primo autore, Hmwe Hmwe Kyu dell’Università di Washington – è un dato innegabile”.
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