Salute 3 Febbraio 2021 17:12

Covid e superfici, c’è troppa confusione. La trasmissione dagli oggetti è “molto rara”

Gli studi sono andati avanti, dimostrando che Sars-CoV-2 si trasmette per via aerea e molto raramente da superfici. Allora perché le agenzie di sanità pubblica non correggono le loro guide? Bisogna concentrarsi sulla depurazione dell’aria non sull’igienizzazione costante

Covid e superfici, c’è troppa confusione. La trasmissione dagli oggetti è “molto rara”

Dopo un anno di convivenza forzata con Sars-CoV-2, i test mostrano risultati decisamente più chiari. Il virus si trasmette per via aerea, dalle goccioline (droplets) che viaggiano in forme grandi e piccole quando una persona parla o respira. Raccoglierlo dalle superfici, per quanto possibile, è estremamente raro.

In sostanza, disinfettare la spesa e tavoli e sedie in ufficio potrebbe non essere essenziale come abbiamo pensato finora. Su Nature, un articolo mette insieme tutte le considerazioni accumulate dagli esperti. Invitando le agenzie di sanità pubblica a correggere le comunicazioni ufficiali. Che ancora invitano a igienizzare spesso le superfici per sottrarsi a una minaccia che non sembra così reale.

Ancora lo scorso ottobre l’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicava una guida in cui si consiglia ancora di «evitare di toccare superfici in ambienti pubblici, qualcuno con Covid-19 potrebbe averle toccate prima di te. Pulisci regolarmente i luoghi dove ti appoggi». Dunque i “fomiti” – parola tecnica che sta a indicare un oggetto che contaminato da un virus ne diventa veicolo – restano per l’Oms un pericolo a tutti gli effetti. Eppure, alcuni esperti dell’organizzazione hanno ammesso che a dimostrarlo ci sono prove piuttosto limitate.

Sul Lancet la prova che i test sulle superfici non riproducono momenti “di vita reale”

Per esempio, in un articolo del microbiologo Emmanuel Goldman su The Lancet, si sottolinea come il rischio di trasmissione da fomiti sia stato in precedenza calcolato su scenari che non sono considerabili come “di vita reale”. La sopravvivenza più lunga (6 giorni) del coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave sulle superfici si individuava posizionando un campione iniziale di titre del virus molto grande sulla superficie in fase di test. Questo è stato poi lo standard per tanti lavori successivi, che hanno parlato di cinque e poi due giorni di sopravvivenza.

«Nessuno di questi studi presenta scenari simili a situazioni di vita reale» scrive Goldman. Uno studio ha scoperto che in realtà il coronavirus umano 229E sopravvive per sole 3-6 ore (a seconda della superficie testata) e il coronavirus umano OC43  per sopravvivere per un’ora, dopo essersi asciugato su varie superfici tra cui alluminio, guanti chirurgici in lattice sterile e spugne sterili. «A mio parere – ha chiarito –  la possibilità di trasmissione attraverso superfici inanimate è molto piccola, e solo nei casi in cui una persona infetta tossisce o starnutisce sulla superficie, e qualcun altro tocca quella superficie subito dopo la tosse o lo starnuto (entro 1-2 h)».

Concentrarsi sulla ventilazione

Seguendo però suggerimenti quantomeno confusi, sottolinea Nature, ancora molti luoghi di lavoro o svago come anche le singole persone continuano a concentrare le proprie energie sulle superfici. Dimenticando quanto più efficaci ed essenziali siano le mascherine, la ventilazione degli ambienti e il distanziamento appropriato. Per esempio la Metropolitan Transit Authority di New York ha ammesso che dei 380 milioni di dollari stimati per combattere Covid sui mezzi, la maggior parte è stata finora dedicata alla disinfezione mentre ora si chiede di concentrarsi sulla lotta ai droplets aerei.

Depuratori d’aria, sistemi di ricircolo testati e studio attento di piani di ventilazione dovranno invece essere il futuro. Le informazioni chiare sono essenziali ed è dovere dell’Oms e delle altre agenzie agire di conseguenza.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Risolto il mistero delle epatiti pediatriche, colpa di co-infezioni da virus comuni
Sembra essersi finalmente risolto il mistero delle cause dell'ondata di epatiti acute gravi che, nella primavera del 2022, poco dopo la fine dei lockdown per Covid-19, hanno colpito oltre un migliaio di bambini in 34 paesi diversi, Italia compresa. Tre studi, appena pubblicati sulla rivista Nature, hanno collegato questi focolai di epatite pediatrica a co-infezioni causate da più virus comuni
Da dove viene Omicron? Le tre teorie più probabili spiegate bene dal prof. Rasi
Una "fuga invisibile" perché sviluppatasi in un Paese poco monitorato, una serie di mutazioni incubate da un soggetto con patologia cronica oppure un retropassaggio verso una specie animale tra le più pericolose per le malattie: quella di topi e ratti. Come si è sviluppata Omicron con le sue 55 mutazioni, lontanissima da Alpha e Delta che da sola ha contagiato più in due mesi di quanto le prime due abbiano fatto in anni? Lo abbiamo chiesto al prof. Rasi, consigliere di Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi
“Climate anxiety”, quella paura di un pianeta che muore che condiziona le decisioni di vita
Ansia ingestibile e scetticismo verso un miglioramento che non si vede all'orizzonte: cos'è la "climate anxiety", quella paura della fine del mondo che, secondo un sondaggio Nature, impedisce a tanti scienziati anche di pensare ad avere figli
Vaccinare i più piccoli ha senso? I dubbi degli scienziati tra immunità di gregge e pericolo varianti
Su Nature il confronto tra esperti di pareri opposti, mentre la Germania ha deciso per sé: vaccinerà solo i minori più fragili, non gli altri. Intanto l'Oms chiede dosi per i paesi più poveri, dove gli anziani sono ancora scoperti
Vaccinare tutto il mondo e farlo velocemente: è davvero possibile?
Le proposte per aumentare la produzione di vaccini: licenza intellettuale sospesa temporaneamente, accordi tra aziende in competizione e formazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...